La prima pagina scritta di questo libro colpisce come un pugno nello stomaco i lettori più adulti in grado di coglierne il significato:
L'undicesimo dei suoi romanzi per bambini infatti è pubblicato a vent'anni di distanza dalla morte della figlia Olivia, deceduta a soli nove anni a causa del morbillo.
Autore: Roald Dahl
Anno della prima edizione: 1982
Titolo originale: The BFG
Traduttrice: Donatella Ziliotto
Casa editrice: Salani
Pagine: 223
LA STORIA
Nonostante il momento di tristezza che ci assale in apertura, quello che abbiamo tra le mani è un romanzo ricco di immaginazione e di magia. I suoi protagonisti sono Sofia, una bimba di nove anni che vive in un orfanotrofio di Londra, e il GGG (Grande Gigante Gentile), l'unico esemplare vegetariano del paese dei giganti, costretto a nutrirsi dei disgustosi cetrionzoli per risparmiare gli esseri umani.
Ogni notte il GGG soffia sogni nelle camerette dei bambini, ma sta bene attento a non farsi scoprire; Sofia però non sta dormendo, la notte in cui scorge il GGG dalla finestra della sua stanza, ed egli è così obbligato a rapire la piccola: gli umani, se sapessero della loro esistenza, non esiterebbero a dar loro la caccia! Il paese dei giganti però è un luogo davvero inospitale per Sofia, che non sopporta l'idea di decine e decine di persone divorate quotidianamente e così escogita un ingegnoso piano per salvare gli umani dai giganti... con la complicità del GGG ed addirittura della regina d'Inghilterra!
Un'immagine dal film "Il GGG"
di Steven Spielberg (2016)
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COSA NE PENSO
Roald Dahl è di certo tra i più noti autori per bambini, tra i consigliati delle scuole elementari, uno di quelli che scoprivo con meraviglia nella biblioteca della scuola. Il GGG lo avevo sfogliato, ma mai letto fino alla fine, ed ora che mi sto nuovamente avvicinando a questo scrittore da una diversa prospettiva sono riuscita a godermi appieno la lettura. Si tratta di un romanzo immaginifico, a partire dai giganti e dal paese che abitano, fino al linguaggio estremamente creativo che avrà rappresentato un'ardua sfida nelle traduzioni: il GGG distorce infatti anche le parole di uso comune, creando strafalcioni e neologismi assolutamente esilaranti.
"Il GGG" è un libro per sognatori, di qualunque età: immagineranno gli incubi ed i sogni felici imbottigliati nelle ampolle del GGG, i suoi balzi chilometrici, Sofia rintanata nel suo enorme orecchio a contemplare il paesaggio. In ogni pagina c'è magia, ma non quella dovuta alla presenza di creature fantastiche come i giganti: c'è la magia dell'evocare con le parole un mondo capace di incantare e divertire, di trasportare in un universo creato dalla fantasia dove sentirsi di nuovo bambini intenti ad ascoltare una storia della buonanotte.
Inutile dire che questo sarà solo il primo titolo di Roald Dahl a comparire tra queste pagine virtuali...
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