mercoledì 4 agosto 2021

Unastoria

Gipi è un regista e un fumettista, un uomo complicato che conosce gli alti e bassi della mente e dell’umore. "Unastoria" è stato il primo fumetto italiano candidato al Premio Strega, e nel 2014 entrò a far parte della dozzina.


Titolo: Unastoria
Autore: Gipi
Anno della prima edizione:
Casa editrice: Coconino Press
Pagine: 126



Al termine di un periodo molto difficile scrive "Unastoria", dove intreccia due vite. La prima è quella di Silvano, uno scrittore in preda ad un episodio depressivo, ricoverato in psichiatria, che cerca di tornare a vivere nel mondo dove non sa stare. Poi c'è Mauro, un suo antenato partito per la Grande Guerra sopravvissuto alle trincee alle mitragliatrici alle lettere d’amore scritte alla moglie lontana e al figlioletto appena nato ma non senza essersi garantito una riserva di incubi e di colpe.

"Unastoria" è un fumetto che passa da disegni quasi stilizzati, in bianco e nero, circondati da balloon in una grafia stretta e disordinata, a tavole intere di acquerelli che ti incendiano lo sguardo con la loro neve, i loro tramonti, gli alberi soli nel paesaggio; queste tavole sorprendenti arrivano ad ipnotizzare il lettore e sono state per me un vero colpo al cuore durante la lettura. 
"Unastoria" è un fumetto di cui fatico a parlare, dove l’aspetto visivo mi ha colpito addirittura più della trama, anche se nelle pagine in cui Mauro è protagonista, nel suo impegno disperato e disposto a tutto pur di tornare vivo come ha promesso (consapevole che ciò non dipenda in alcun modo da lui), mi sono sentita al suo fianco, tra il fango, gli spari e le benedizioni di un prete che valgono il tempo che trovano.

Gipi è un autore che colpisce al cuore. Avevo già letto alcune sue opere, "Appunti per una storia di guerra" ed "Esterno notte" molti anni fa, prima di aprire questa pagina, e mi erano piaciute, avevano toccato anche loro le corde giuste, ma "Unastoria" è riuscita nella difficile impresa di superarle, e per questo non posso fare altro che consigliarvi di leggerlo anche se dell’autore non avete ancora conosciuto nulla.

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