mercoledì 16 marzo 2022

La ragazza del convenience store

"La ragazza del convenience store" di Muraka Sayata, pubblicato da Edizioni E/O, è un breve romanzo giapponese pubblicato per la prima volta nel 2016.


Titolo: La ragazza del convenience store
Autrice: Muraka Sayata
Anno della prima edizione: 2016
Titolo originale: Konbini ningen
Casa editrice: Edizioni E/O
Traduttore: Gianluca Coci
Pagine: 176

 

La protagonista è Furukuru, una giovane donna che sin da bambina ha avuto difficoltà ad inserirsi nel mondo che la circondava, incapace di interpretare i comportamenti degli altri e conformare ad essi i propri. La sua esistenza ha trovato un ordine e uno scopo quando a diciott’anni ha trovato lavoro in un kombini, un piccolo supermercato della quale è diventata una commessa esemplare. 

I lavori nei kombini sono però in Giappone concepiti come impieghi part-time, temporanei, scelti da studenti, artisti che non vogliono occupare completamente la propria giornata, oppure madri di famiglia che hanno bisogno di integrare il reddito del marito. Così il fatto che la protagonista superati i trent’anni non abbia mai deciso di cercarsi un altro impiego in Giappone, dove l’etica del lavoro è fondamentale e le ore di lavoro quotidiane sono spesso davvero eccessive, è per tutti davvero incomprensibile. Altrettanto inspiegabile sembra il fatto che Furukuru non abbia mai avuto una relazione, e che  la sua vita per tutti così vuota e priva di senso sembri comunque soddisfarla...

"La ragazza del convenience store" è un romanzo sulle aspettative altrui e su come le persone si sentano costantemente il diritto di giudicare le scelte degli altri. Furukuru non sente che nulla le manchi, eppure la pressione della sua famiglia, delle sue amiche di gioventù e persino dei suoi colleghi e responsabili arriva a schiacciarla, facendola sentire in difetto e spingendola al punto di mettere in discussione quella che per lei è la normalità.

L’autrice ha uno stile semplice e diretto e racconta in prima persona le vicende, in modo da farci identificare con la sua protagonista e permetterci di riflettere attraverso di lei.

Questo è un racconto breve, ma è impossibile non coglierne il profondo messaggio: quante volte ci siamo sentiti a disagio, in difetto rispetto alle persone considerate più di successo se ad una certa età non ci siamo sposati, non abbiamo fatto dei figli, non abbiamo ottenuto un contratto a tempo indeterminato? E questo non con nostro dispiacere, ma semplicemente perché abbiamo assecondato i nostri desideri più profondi, quando le nostre aspirazioni però non sono quelle della maggioranza allora siamo diversi, considerati sbagliati, inadatti e spinti spesso dalle aspettative degli altri a modificare le nostre scelte per conformarci a quelle dei nostri coetanei riconosciuti come modelli positivi.

Credo che in molti si riconosceranno tra le righe di questo romanzo che ha fatto sentire anche a me compresa nella particolarità della protagonista e nel suo essere una voce fuori dal coro. È importante ricordarci che nonostante le pressioni esterne non siamo obbligati a fare quello che ci viene suggerito come inevitabile o migliore, e l’unica persona a cui dobbiamo rendere conto siamo noi, così come Furukuru ha il diritto di rispondere alla musica del kombini e trovare la propria serenità tra merci e scaffali.

Qual è l’ultimo romanzo giapponese che avete letto?

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