venerdì 1 luglio 2022

La ladra di parole

"La ladra di parole" di Abi Daré, pubblicato da Editrice Nord, è un romanzo che forse non avrei comprato temendo una storia troppo simile ad altre già sentite. Invece mi è stato regalato e sono contenta di avergli dato una possibilità! 


Titolo: La ladra di parole
Autrice: Abi Daré
Anno della prima edizione: 2020
Titolo originale: The Girl With the Louding Voice 
Casa editrice: Nord
Traduttrice: Elisa Banfi
Pagine: 368


Prima di esprimere il mio parere ho cercato delle opinioni di lettori nigeriani su Goodreads, in modo da rendermi conto se la storia narrata fosse in qualche modo eccessiva. Nessuno di loro l'ha trovata poco realistica e questo è un aspetto molto importante nel valutare la lettura che ho fatto! Un difetto che però tutti i lettori nigeriani evidenziano è quello dello stile, e in parte si percepisce anche in traduzione: l’autrice scrive in quello che definisce "Broken English" ovvero l’inglese della popolazione nigeriana meno alfabetizzata. In verità pare che lo stile non rispetti il modo di parlare che vorrebbe riprodurre e anche nella traduzione italiana il linguaggio non sembra sempre naturale o realistico nella sua sgrammaticata essenzialità. 

Superato questo ostacolo però "La ladra di parole" è senz’altro una storia di formazione molto emozionante. La sua protagonista ad appena 14 anni viene costretta ad un matrimonio forzato con un uomo poligamo da suo padre, che usa il cosiddetto prezzo della sposa per pagare l’affitto e comprarsi ciò che gli serve. Da qui per lei iniziano anni di estrema difficoltà, dove la spinta che le permette di sopportare e sopravvivere è il desiderio di istruzione che non viene mai meno, come una bussola nelle sue azioni. 

I temi sono quindi dolorosi ed importanti. Passiamo dai matrimoni precoci alla violenza  domestica e sessuale fino alla vera e propria schiavitù, quando la protagonista si trova a lavorare come domestica priva di ogni diritto. Il fatto che i lettori che meglio conoscono il contesto in cui il libro è ambientato non abbiano evidenziato alcun eccesso nelle tante sofferenze della ragazzina mi ha molto colpita, perché se dapprima pensavo che  le sue difficoltà fossero state talvolta portati all’estremo a beneficio del romanzo mi è parso chiaro che invece nella condizione della protagonista ci siano fin troppe ragazze del mondo. Per questo ritengo che "La ladra di parole" sia una lettura formativa e che fa riflettere su quanto si diano per scontati molti diritti del primo mondo. 

Nel complesso il libro mi è piaciuto: nella sua semplicità è una storia a cui ci si appassiona, con una protagonista a cui si vuole immediatamente bene. Ve lo consiglio se siete alla ricerca di un libro "di pancia", che vi faccia provare forti emozioni senza uno stile memorabile o ricercato. Inoltre vi piacerà se avete amato "L’educazione" di Tara Westover, che ho trovato più ripetitivo e meno stimolante di questo, ma ne condivide il messaggio e i temi di fondo seppure ambientato in un contesto geografico molto diverso.

Qual è l'ultimo libro con una protagonista femminile che avete letto?

Nessun commento:

Posta un commento