Paola Barbato, quando ero appena adolescente, mi ha aperto il mondo dell'horror e dei fumetti con la scoperta di Phobia, numero 185 di Dylan Dog, che scoprii per caso in un pomeriggio di attesa dal dentista ed è stato per me a dir poco trasformativo.
Solo pochi anni fa l'ho scoperta come autrice di romanzi, ma su questa pagina solo le sue pubblicazioni più recenti hanno trovato spazio. In questo periodo, forse anche complice l'uscita al cinema del film tratto dal bellissimo "Mani nude", mi è venuta voglia di tornare a rileggere i miei preferiti, in particolare quella che Barbato definisce la "poli-bilogia", composta da tre titoli che non sono pensati per essere letti in un ordine obbligatorio.
La prima volta ero partita da "Zoo" (che forse tra tutti i titoli dell'autrice è quello che amo di più), così per cambiare ora ho riletto per primo "Io so chi sei", che è anche il volume che per primo è stato pubblicato da Piemme, nel 2018.
Incontriamo così Lena, che lavora in un albergo di Firenze, dopo due anni dalla morte presunta del suo fidanzato Saverio, che tutti credono caduto nell'Arno. La ragazza si prende cura del cane di lui e cerca di venire a patti con il trauma, quando le viene recapitato un cellulare su cui cominciano ad arrivare messaggi misteriosi, che sembrano provenire proprio da Saverio... Mentre pagina dopo pagina il cerchio attorno a lei si stringe, i ricatti si fanno più opprimenti, coloro che la circondano diventano le vittime di un gioco crudele.
In "Io so chi sei" ci sentiamo vittime di stalking, ma anche in trappola in un gioco pericoloso, dove è impossibile identificare chi sia degno di fiducia e chi invece faccia parte del complotto ai danni della protagonista -le cui decisioni non sempre sono condivisibili, ma in cui senza dubbio ci si immedesima.
È stata una rilettura che ho affrontato con estremo piacere, e non vedo l'ora di passare a "Zoo", per godermi la caccia ai particolari che si incastrano insieme tra le due storie!
Avete già letto qualche titolo di questa autrice?
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