mercoledì 9 dicembre 2020

Jonas Fink

Fumetto che mi era stato regalato ormai più di un anno fa, e che finalmente mi sono decisa a leggere, questa corposa opera ambientata a Praga è stata veramente una scoperta, in grado di riportarmi in una città che ho amato molto.


Titolo: Jonas Fink
Autore: Vittorio Giardino
Anno della prima edizione: 2018
Casa editrice: Rizzoli Lizard
Pagine: 329



"Jonas Fink - una vita sospesa" è un fumetto diviso in tre parti: la prima dedicata all’infanzia, la seconda all’adolescenza del protagonista e la terza si intitola "libraio di Praga", proprio perché Jonas, diventato adulto, svolge questo mestiere nella capitale della Repubblica Ceca dove è nato e cresciuto.

Quando Jonas è un bambino in Cecoslovacchia è al governo il partito socialista, e questo si concretizza in una vera e propria dittatura che censura le opere letterarie e arresta per motivi politici in maniera arbitraria. Vittima di questi arresti è proprio il padre di Jonas, che viene condannato senza che abbia commesso alcun crimine se non quello di essere un medico ebreo. Jonas cresce dunque con la madre in una condizione di povertà estrema e dal momento che suo padre è considerato un nemico del partito a Jonas sarà impedito anche di frequentare il liceo. È proprio per questo che si metterà a lavorare giovanissimo e dopo delle brevi esperienze in lavori manuali verrà contattato da un libraio che lo assumerà come suo apprendista, lasciando gli poi la gestione del negozio quando a sua volta verrà arrestato perché si sospetta -ed in effetti è vero- che dalla sua libreria vengano messi in circolazione dei libri proibiti.

Al centro della capitolo dedicato all’adolescenza di Jonas c'è Tatjana, l’amore giovanile del ragazzo, che però è figlia di un personaggio di spicco del partito socialista e che quindi sarà costretta ad allontanarsi da Jonas. Nonostante questo e nonostante il passare degli anni che li vedranno separati -Jonas non si muoverà per lungo tempo da Praga, mentre Tatjana sarà costretta a traslocare con la famiglia- i due non si dimenticheranno mai a vicenda e una volta diventati adulti troveranno il modo di rincontrarsi.

Le tavole di Giardino sono colorate, ricche di dettagli e i suoi personaggi hanno volti estremamente espressivi. Sul loro sfondo c’è Praga, una città magica, con il ponte Carlo, con la sua finta tour Eiffel, con le sue stradine, i suoi vicoli, i suoi palazzi colorati: questo per me che ho avuto la possibilità di visitare Praga e me ne sono innamorata e stato un valore aggiunto a questo bellissimo, appassionante fumetto.

Un altro aspetto molto interessante è la centralità della storia della Repubblica Ceca (o Cecoslovacchia, stato che comprendeva anche la Slovacchia fino al 1993): infatti vediamo dapprima la dittatura socialista e poi, quando Jonas è ormai un giovane uomo, la Primavera di Praga con cui i prigionieri politici vengono gradualmente scarcerati e la censura viene abolita, anche se moltissimi cittadini rimangono fedeli al precedente governo. Nell'ultima parte del fumetto invece Giardino illustra l'invasione sovietica della Cecoslovacchia nel 1968, che mise fine al periodo di riforme e diede il via ad un'enorme ondata di emigrazione -della quale fa parte, nel testo, lo stesso Jonas.

"Jonas Fink" è dunque un'opera imperdibile, che unisce la storia di un Paese (non lontano dal nostro, popolare meta turistica eppure poco studiato nei nostri programmi) ad un racconto di formazione davvero molto riuscito. Le citazioni letterarie dei personaggi che hanno avuto un forte legame con Praga poi (Franz Kafka per citarne uno) rendono "Jonas Fink" ancora più irresistibile per gli amanti della lettura! Non posso fare altro che consigliarvi di recuperare al più presto questo fumetto, anche nel caso non siate particolarmente abituati al genere. 

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