giovedì 13 gennaio 2022

Quel che si vede da qui

Dopo lo scontro con "Perché il bambino cuoce nella polenta" che porta con sé molta poesia, ma anche molta negatività, il catalogo della casa editrice Keller torna a farmi viaggiare con la fantasia e a farmi sentire bene con il suo meritevole e originalissimo catalogo grazie a "Quel che si vede da qui" di Mariana Leky. 


Titolo: Quel che si vede da qui
Autrice: Mariana Leky
Anno della prima edizione: 2017
Titolo originale: Was man von hier sehen kann
Casa editrice: Keller
Traduttrice:
Pagine: 320


Ci troviamo in Germania in una cittadina del Westerwald, dove la nonna Selma della protagonista è capace di prevedere la morte di un componente della comunità quando nei suoi sogni compare un okapi. Questo elemento che potremmo definire soprannaturale è il pretesto per raccontare le vicende di numerosi personaggi alle prese con la vita, la morte, gli amori, le amicizie e le incomprensioni.

Nonostante la fine della vita sia un elemento ricorrente in questa storia in verità il romanzo trasmette al lettore un grande senso di benessere, attraverso la maturazione della protagonista che conosciamo bambina e vediamo diventare una giovane donna via via più sicura di sé, soprattutto grazie alla presenza costante di personaggi memorabili come la nonna Selma e l’ottico che le rimane sempre accanto.

In questo libro si trattano argomenti delicati, come la violenza e la morte, ma anche la lontananza e la solitudine. Tuttavia numerosi passaggi fanno sorridere di cuore, grazie ai personaggi incredibilmente umani con le loro goffaggini e insicurezze, che rendono lontani dagli stereotipi anche i momenti più romantici.

Nel complesso è stata una lettura che mi è piaciuta molto, mi ha fatto provare tenerezza e serenità, e credo che anche per voi potrà essere un libro terapeutico.

Qual è l’ultimo romanzo che vi ha fatto sentire meglio?

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