giovedì 24 marzo 2022

Tutto per i bambini

Tutto per i bambini è una novità letteraria alla quale ho ceduto subito, come raramente mi capita, innanzitutto perché negli anni avevo già letto altri romanzi dell’autrice Delphine De Vigan e mi erano sempre piaciuti. 


Titolo: Tutto per i bambini
Autrice: Delphine De Vigan
Anno della prima edizione: 2021
Titolo originale: Les enfants sont rois
Casa editrice: Einaudi
Traduttrice: Margherita Botto
Pagine: 296

Inoltre perché il tema raccontato in questo romanzo è di estrema attualità: si tratta infatti di un thriller piuttosto atipico, che ruota attorno alla scomparsa di una bambina di sei anni la cui madre (che ha sempre desiderato diventare famosa grazie ai reality show, ma non c’è mai riuscita) pubblica online ogni attimo delle vite dei suoi figli Sammy e Kimmy -quest’ultima è la piccola scomparsa. 

I due sono infatti i protagonisti di un seguitissimo canale YouTube e di un profilo Instagram, dove partecipano ad ogni sorta di challenge e attività consumistica, orchestrati dalla madre. Questa sovraesposizione mediatica è tutt’altro che fantasia, chiunque usi i social network lo sa bene, e così mentre seguiamo l’indagine sul sequestro di Kimmy ci troviamo a chiederci se sia per forza un male per la bambina essere allontanata da una simile pressione, messa in atto da chi dovrebbe più di tutti amarla e proteggerla...

Il romanzo alterna alla narrazione numerosi verbali della polizia parigina, e l'analisi dei contenuti postati sui vari social da parte della mamma di Kimmy, rendendo così il testo più convincente e concreto. È inoltre suddiviso in due parti: la prima dedicata appunto all’indagine e all’approfondimento delle attività online della famiglia, ed una seconda che si svolge 11 anni più tardi per mostrare le conseguenze che  l’utilizzo dei minori sui social network da parte dei familiari ha provocato. 

È un’opera di finzione, certo, ma basta poco per sentirla profondamente reale e pensare ai tanti bambini, figli di genitori più o meno celebri, i cui momenti più intimi sono ogni giorno condivisi con i followers dei genitori. "Tutto per i bambini" è quindi una lettura che fa riflettere, i cui punti di forza non sono la tensione, la suspense o l’indagine di polizia, bensì la pulizia nella scrittura e gli spunti che ci fornisce sulla realtà che ci circonda. 

Degna di nota è inoltre la dicotomia che si crea tra Melanie, la madre di Kimmy e Sammy, ossessionata dall’apparire e dal rimanere popolare per la sua community, e la poliziotta Claire che ha scelto di condurre tutt’altra vita. 

"Tutto per i bambini" è una lettura che vi consiglio perché, chi più chi meno, siamo tutti sui social network: per questo è sempre più necessario riflettere su cosa significhi utilizzarli in modo consapevole, come uno strumento e non come qualcosa che prende il controllo su di noi, e soprattutto è fondamentale riflettere sul diritto all'immagine dei minori che oggi, considerati un’estensione dei genitori, non hanno alcun controllo su ciò che di loro finisce in rete.

Conoscete questa autrice?
Che cosa ne pensate dei minori esposti sui social?

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