mercoledì 13 aprile 2022

Lo scalpellino

Terzo libro della saga "I delitti di Fjällbacka" di Camilla Läckberg, "Lo scalpellino", sempre pubblicato da Marsilio, è per il momento il mio preferito della serie.


Titolo: Lo scalpellino
Autrice: 
Camilla Läckberg
Anno della prima edizione: 2005
Titolo originale: Stenhuggaren
Casa editrice: Marsilio
Traduttrice: Laura Cangemi
Pagine: 572


Ritroviamo i personaggi ricorrenti che già ben conosciamo: Erica e Patrick alle prese con il loro figlia appena nata e le difficoltà che ne derivano. L'autrice insieme all’indagine infatti trova spazio per dare voce alla depressione post partum e alle difficoltà che affrontano le coppie di neo genitori.

Il caso questa volta riguarda una bambina di sette anni trovata morta: si tratta di annegamento, ma nonostante il corpo venga ritrovato in mare nei polmoni della bambina c’è acqua dolce di vasca da bagno ed è evidente che qualcosa non quadri.
I sospetti si dirigono immediatamente verso i familiari [il padre infatti ha un amante, il suo alibi non sembra reggere e il fratellino riporta una preoccupante cartella clinica piena di inspiegabili ferite e di infortuni nonostante la giovanissima età. Ovviamente i primi sospettati non sono mai i colpevoli e anche questa volta il caso non fa eccezione! La personalità della bambina molto difficile da controllare era infatti la responsabile delle ferite del fratello e anche dell’allontanamento tra i genitori] 
e l’indagine interessa inevitabilmente tutta la comunità che li circonda. Ne emergono come al solito scomodi segreti... 

Mi sento di segnalare di fare attenzione alla tematica della pedofilia, che non è certo adatta a tutti ma è affrontata qui in toni che ho sopportato, senza immagini particolarmente crude. Si dà poi spazio alla sindrome di Asperger e a come le persone neurodivergenti sembrino sempre i sospettati perfetti, anche quando non ci sono vere ragioni per ritenerli tali. 

[I veri mostri questa volta li troviamo in famiglia, nei panni di una nonna che di tenero ha ben poco e che anzi ha imparato da quello che credeva sua madre a farsi giustizia da sola seminando così dietro di sé una scia di vittime.]

Un elemento che ritroviamo ed era presente anche ne "Il predicatore" sono le pagine in corsivo che vengono da un’altra epoca. In questo caso si tratta di una vera e propria storia dentro la storia, quella dello scalpellino del titolo che inizia negli anni '20 del 1900 e interessa oltre a lui anche la donna della quale si innamora. Ho trovato questa linea narrativa particolarmente riuscita perché solo molto avanti nella narrazione se ne scopre il legame con l’indagine che stiamo seguendo nella contemporaneità, e questo contribuisce a mantenere molto alto l’interesse del lettore. Ho apprezzato anche moltissimo il personaggio dello scalpellino Anders, che mi è entrato nel cuore dal primo momento [e per cui ho sperato in ogni attimo per il meglio, pur immaginando che non sarebbe andato a finire bene, ed infatti la crudeltà di Agnes ha mietuto con lui e i sue i suoi due adorabili gemelli le sue prime vittime. Agnes, donna implacabile ed egoista in ogni fibra del suo essere, sarà un personaggio capace di rovinare vite sino alla fine: in particolare rovinerà quella della bambina che rapirà e crescerà come sua figlia, tra atroci angherie e punizioni facendola sentire costantemente sbagliata e in difetto e trasformandola nella assassina della nostra storia.]

Questo terzo volume si rivela per me per il momento il più riuscito della serie, innanzitutto perché gli angoli bui delle famiglie sono sempre estremamente coinvolgenti e anche perché l’autrice riesce a creare qui dei personaggi femminili terribili e dotati di una crudeltà difficile da accettare, ma riuscitissima nella narrazione. 
Riesce anche a controbilanciare tanta amarezza e negatività con personaggi più teneri come quello di Erica o come quello del poliziotto che scopre di avere un figlio adolescente e nonostante la goffaggine prova a fare del suo meglio, come a mostrare che non tutte le famiglie sono uguali e i difetti possono diventare una risorsa. 

Ultimo elemento che mi sento di segnalare è un avvenimento sul finale che apre potenzialmente un nuova capitolo delle vicende personali di Erica, in particolare della sorella Anna, e che vi confesso mi ha fatto venire voglia di procurarmi immediatamente il quarto volume della serie!

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