mercoledì 13 aprile 2022

L'incendiaria

Da parecchio tempo non divoravo un titolo di Stephen King come mi è capitato ora con "L’incendiaria",  pubblicato per la prima volta nel 1980 e in Italia da Sperling&Kupfer.


Titolo: L'incendiaria
Autore: Stephen King
Anno della prima edizione: 1980
Titolo originale: Firestarter
Casa editrice: Sperling&Kupfer
Traduttrice: Maria Grazia Prestini
Pagine: 432

La protagonista è Charlie, una bambina di quasi otto anni i cui genitori prima della sua nascita hanno partecipato ad un esperimento governativo. Qui una misteriosa sostanza loro somministrata li ha resi capaci di facoltà paranormali, che si sono ulteriormente potenziate nella figlioletta. Charlie infatti ha il potere della pirocinesi: è lei l'incendiaria  del titolo, che può dare fuoco a cosa o chi la circonda in maniera davvero difficile da contenere. È per questo che la Bottega, agenzia governativa responsabile dell’esperimento di tanti anni prima, le dà la caccia.

È proprio nel vivo dell'inseguimento che si apre questo romanzo, narrato in terza persona e diviso in capitoli molto brevi: uno dei titoli di King con maggior livello di tensione che io abbia letto finora.

L’autore quando dà voce a personaggi molto giovane è al suo meglio e Charlie non fa eccezione. Se abbiamo già seguito un percorso  di caccia all’uomo nel titolo "L’uomo in fuga", qui il livello di empatia nei confronti di Charlie e di suo padre Andy è sin dall’inizio molto più alto. La protagonista ha qualcosa in comune con Carrie del romanzo d’esordio di King, questo potere che fatica tenere sotto controllo; ma è una protagonista più giovane e allo stesso tempo più forte dell’amore che ha ricevuto dai suoi genitori, che la rende gradualmente capace di utilizzare il fuoco per difendersi e senza perderne il controllo, senza più vergognarsi di sé.

Si tratta di un romanzo dal ritmo serrato, seppure nella parte centrale dedicata ad un periodo di prigionia vi è un certo rallentamento. Vi si sentono però letteralmente covare le fiamme sotto la cenere e sappiamo che è solo questione di tempo perché il racconto ritrovi la sua energia.

Degno di nota non sono soltanto i personaggi di Charlie o di Andy. Lo è nche il principale antagonista, John Rainbird, nativo americano sfigurato nella guerra del Vietnam, soprattutto nel perverso legame che riesce a costruire con Charlie. Come sempre in Stephen King anche i personaggi minori come i coniugi Manders hanno la loro importanza e la loro personalità e quando chiudiamo questo romanzo lo sentiamo una storia completa, dove l’orrore non è quello dei poteri psichici ma quello di chi vuole sfruttare gli esseri umani per i propri esperimenti, quello che nell’ottica della guerra fredda (epoca in cui la storia si svolge) si preoccupa di arrivare all’obiettivo prima degli avversari e non importa chi dovrà essere calpestato.

Ho amato "L’incendiaria", ne sono stata così coinvolta che non riuscivo a separarmi dal romanzo e non vedevo l’ora di poter tornare a leggere finché non l’ho finito. Oltre a consigliarlo naturalmente a tutti gli amanti del Re come me è un titolo che a mio parere si adatta molto bene anche a chi di Stephen King ha letto poco o nulla, per la sua scorrevolezza e per la quantità molto ridotta di scene impressionanti. In più sono sicura che Charlie vi conquisterà!

Qual è il vostro romanzo di King preferito?

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