martedì 16 agosto 2022

Volevamo andare lontano

"Volevamo andare lontano" di Daniel Speck è un romanzo che ho scoperto attraverso una miniserie in tre episodi trasmessa dalla Rai qualche anno fa che proprio da questo libro è stata tratta. 


Titolo: Volevamo andare lontano
Autore: Daniel Speck
Anno della prima edizione: 2006
Titolo originale: Bella Germania
Casa editrice: Sperling&Kupfer
Traduttrice: Valeria Raimondi
Pagine: 545


Siamo davanti ad una saga familiare che ha per protagoniste tre generazioni di una famiglia divisa tra la Germania e un’isola della Sicilia, Salina. È una storia di emigrati ma anche di amori impossibili, di tradizioni a cui sottrarsi è difficile e di figli che non trovano il proprio posto nel mondo. 

Inizia tutto con Giulietta e Giovanni, due fratelli gemelli, lui con il sogno della Germania e lei con quello della moda, ovunque esso possa concretizzarsi. Sono siciliani, ma vivono a Milano con la loro madre, ed è proprio a Milano che Giulietta conosce Vincent: un lavoratore tedesco del quale si innamorerà perdutamente. È proprio da loro (nonostante l’ordine costituito spinga Giulietta a sposare lo storico fidanzato Enzo) che nasce Vincenzo, e poi da lui Giulia: due anime perse, due ragazzi cresciuti immersi nei segreti di famiglia, un padre e una figlia che si incontreranno solo una volta divenuti adulti, quando sarà venuto il momento di fare pace con il passato.

"Volevamo andare lontano" è una storia familiare divisa tra l’Italia e la Germania, che racconta l’epoca dei Gastarbeiter: i "lavoratori ospiti" che la Germania ha dapprima invitato e poi respinto, l’epoca delle frontiere, di un’Europa che non era unita e del terrorismo stragista degli anni '80 che mieteva vittime in nome di un’ideologia politica. Nonostante l’autore sia tedesco, la voce che dà agli immigrati italiani in Germania è appassionante e convincente: ci immedesimiamo nelle loro storie e li vediamo sognare maggiori opportunità economiche, una propria attività, una liberazione dalla povertà in cui hanno sempre vissuto. Li vediamo costruire i cantieri della metropolitana di Monaco, adattarsi agli impieghi più umili in nome di una stabilità, dimenticarsi i propri sogni. 


"Volevamo andare lontano" è una storia di sacrificio e di radici, perché come dice Giulietta "nulla può fiorire se non ha radici", ma è anche una storia che insegna a fare pace con chi ci ha fatti soffrire mentre cercava di fare il meglio per noi, una storia di riconciliazione, perché possiamo esserci sentiti abbandonati anche da chi non ha mai voluto lasciarci indietro.

È un romanzo scritto in modo semplice, che alterna nei suoi capitoli passato e presente. È ricco e a tratti anche un po’ lento (specialmente quando ricostruisce le vicissitudini dei singoli personaggi, per esempio le epopee automobilistiche di Vincenzo o le disavventure di Giulia nella moda). Tuttavia è una lettura che mi sento di consigliare agli amanti delle storie familiari, perché seguire queste generazioni nel corso degli anni e tra gli Stati è appassionante e così ben descritto che sembra di conoscerli uno a uno! Oltretutto una volta terminato il romanzo lascia un senso piacevole di compiutezza e di serenità che mi ha sorpresa in senso positivo. 

Vi consiglio anche la visione della serie nel caso riusciate a reperirla, perché è molto fedele alle vicende del libro e io l’ho trovata molto riuscita. 

Qual è l’ultima saga familiare che avete letto?

Nessun commento:

Posta un commento