giovedì 29 dicembre 2022

Il baule dei segreti

"Il baule dei segreti" racconta la storia di Andra e Tatiana Bucci, nate Bucich nella città di Fiume. In questo volume, corredato dalle bellissime illustrazioni di Elisabetta Stoinich, le due donne già in età avanzata raccontano ad un pubblico di lettori a partire dalle scuole medie inferiori la propria storia di bambine che furono deportate, in quanto ebree, nei campi di concentramento insieme alla loro mamma, agli zii e ai cugini. 

Grazie alla sorvegliante della loro baracca scamparono al destino crudele che toccò invece al loro amato cuginetto Sergio, orribilmente ingannato con la promessa di incontrare la sua mamma ed invece destinato a terribili esperimenti nelle mani di un cosiddetto medico. 

Le due dunque sorelle sopravvissero, e qui raccontano anche la parte della loro vita dopo la guerra, quando poterono finalmente riunirsi ai loro genitori che nemmeno credevano potessero essere ancora in vita. Ci raccontano come sono diventate adulte, spose, madri e poi nonne, e lo fanno a partire dal giorno di San Nicola del 1950, che rievocano all’inizio di questo libro: sono di nuovo bambine e all’interno del baule in soffitta, dove dovrebbero trovarsi le decorazioni per l’albero di Natale, trovano invece gli oggetti del loro passato -il cucchiaio con cui nel campo di concentramento mangiavano la zuppa, l’uniforme a righe che la madre aveva indossato da prigioniera, un biglietto con i loro nomi lanciato da un treno al Brennero, il treno giocattolo del cuginetto e poi la bambola che fu regalata loro dalla struttura di accoglienza in Inghilterra che permise di riunificare la famiglia. 

Chissà se questi oggetti sono stati davvero conservati nel tempo, oppure sono solo ricordi impressi nella loro mente di bambine, insieme alle fotografie che le hanno accompagnate: il matrimonio dei loro genitori, le immagini di loro bambine spensierate prima della guerra, le fotografie scattate con Sergio. 

Che siano oggetti concreti o soltanto ricordi permettono anche attraverso le immagini di ricostruire due vite intere e con loro un’importantissima testimonianza di due sopravvissute che hanno deciso di non tacere perché il mondo non potesse dimenticare ciò che era stato fatto completano il libro due appendici dedicate alla cronologia della seconda guerra mondiale a partire dall’ascesa del nazismo in Germania e qualche riferimento numerico su l’enorme quantità di vittime che a differenza delle autrici e protagoniste non hanno potuto riconquistarsi un’esistenza dopo il lager.

È di certo un’opera pensata per un pubblico di lettori molto giovani, ai quali mi sento assolutamente di consigliarla. Tuttavia io che l’ho letta da una prospettiva di lettrice adulta l’ho comunque trovata davvero ben fatta e mi sento di suggerirla anche a chi bambino non è più. Ogni testimonianza è preziosa e questo libro è per di più una vera gioia per gli occhi, capace di emozionare in profondità.

Avete letto un libro in occasione della Giornata della Memoria?

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