martedì 8 agosto 2023

La stanza di Giovanni

"La stanza di Giovanni" di James Baldwin, pubblicato da Fandango Libri, è il secondo romanzo dell’autore afroamericano diventato famoso soprattutto per come ha affrontato la questione razziale e della discriminazione negli Stati Uniti, che lo rendo ancora oggi citato in romanzi contemporanei come "Latte arcobaleno" che ho terminato da poco. 

Sono rimasta dunque sorpresa scoprendo che tutti i personaggi ne "La stanza di Giovanni" sono bianchi: lo è David, il protagonista americano, ma lo è anche Giovanni, emigrato a Parigi dall’Italia. È in Francia dunque che i due uomini si incontrano e si innamorano, ma sono gli anni '50, gli stessi che anche Baldwin trascorse a Parigi scoprendosi omosessuale e affrontando dunque più della questione razziale quella dell’orientamento sessuale. 

David non è pronto ad ammettere di amare Giovanni, non è capace di farlo e il loro legame si rivela  distruttivo soprattutto per l’italiano, mentre David, che è il narratore di questa storia, rimane sempre in qualche modo cinico, freddo a volte addirittura crudele -il momento dell’addio tra i due uomini, quando David lascia 'la stanza di Giovanni' che ha tanto significato per lui sia in termini di ciò che gli ha dato ma anche per quanto lo ha oppresso, è un paragrafo davvero straziante. 

Baldwin rappresenta una Parigi decadente dove (con mia enorme sorpresa, perché pensavo che fosse stata abolita molto prima!) vige ancora la pena di morte per mezzo della ghigliottina, destino che incombe su uno dei due personaggi principali come scopriamo molto presto nella narrazione. È una storia piena di bar, di alcol bevuto a tarda notte, di strade percorse da ubriachi, di uomini viscidi, spesso nauseanti. 

Baldwin è un grande scrittore, e da questo libro è evidente anche se credo di aver iniziato a leggere le sue opere da quella meno rappresentativa seppure piena di temi importanti, primo tra tutti quanto la paura possa rendere incapaci di amare al punto di ferire tutti coloro che ci circondano -Giovanni, certo, ma anche la fidanzata Ella non se la passa poi tanto bene in questa storia. Mi ha colpita molto la scrittura, ma credo di dovermi fare un’idea dello scrittore attraverso altri suoi romanzi, magari successivi! 

Quali altri suoi titoli mi consigliate?

Nessun commento:

Posta un commento