martedì 21 maggio 2024

L'età fragile

La più recente pubblicazione di Donatella di Pietrantonio, "L’età fragile" (Einaudi editore) è anche tra la dozzina dei candidati al premio strega di quest’anno; la ragione per cui l’ho letto però è che lo stile della scrittrice è tra i miei preferiti in assoluto nella sua essenzialità, capace di trasmettere comunque tanta emozione e di tratteggiare così bene i suoi personaggi.

Purtroppo "L'età fragile" mi è sembrato un po’ sottotono rispetto ai romanzi precedenti; al centro c’è un rapporto madre-figlia, un tema caro all’autrice che troviamo sia nella sua opera d’esordio sia nel "L'arminuta", che qui è condizionato dall’incomunicabilità.

Amanda ha vent’anni, si è spostata dall’Abruzzo a Milano per studiare ma lì è stata vittima di un furto e di un’aggressione che l’ha traumatizzata e così complice anche la pandemia si rifugia nell’appartamento della madre Lucia e nel silenzio.

Le due riscoprono il terreno di famiglia, Di Pietrantonio descrive un universo di valli e di vette, di pascoli e di allevamento, di uomini schivi e di ritmi scanditi dalla natura, dove per Lucia adolescente si è svolta un’esperienza traumatica: il delitto compiuto da un pastore immigrato clandestinamente ai danni di due campeggiatrici modenesi e della sua migliore amica. Per questa linea narrativa ambientata nel passato, la più riuscita tra le due, l'autrice si è ispirata ad un caso di cronaca realmente avvenuto nel 1997 sul Monte Morrone.

È un romanzo che ho trovato ben scritto e la parte centrale dai toni del thriller, dove cerchiamo di arrivare alla verità sulla scomparsa delle ragazze, è sicuramente avvincente. Non lo è purtroppo altrettanto il rapporto tra Amanda e sua madre, che sembra inizialmente in primo piano e poi finisce via via sullo sfondo: è come se la storia corresse su due binari paralleli che fanno fatica a riunirsi, e tra i quali uno finisce per essere decisamente più incisivo dell’altro.

Avevo aspettative molto alte verso questa lettura, perché finora avevo apprezzato senza riserve i romanzi dell’autrice. Purtroppo non sono stata altrettanto convinta da questo, che pertanto non vi consiglio come primo approccio alle sue storie.

Avete letto qualcuno dei candidati al Premio Strega di quest’anno?

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