lunedì 28 luglio 2025

Quando eravamo sorelle

Fatimah Asghar in "Quando eravamo sorelle", pubblicato da 66thand2nd, si ispira alla propria esperienza personale per raccontare la storia di Kausar, Aisha e Noreen, tre sorelle di origine pachistana che rimangono orfane da bambine quando il padre, unico genitore che hanno ancora, viene ucciso lungo la strada per uno scambio di persona.

Le tre sorelle vengono affidate allo zio materno, che si occuperà di loro il meno possibile, più interessato agli assegni governativi e a quelli dell'eredità che al benessere delle ragazze. Crescono così tentando di sopportare le costanti privazioni materiali ed affettive, legatissime tra loro, motivate ad evadere dalla loro condizione impegnandosi nello studio, cercando una normalità nella loro condizione del tutto anomala.

Le seguiamo nella crescita e poi, dopo uno stacco temporale piuttosto lungo, le ritroviamo distanti nelle loro vite di adulte, a ricongiungersi all'improvviso proprio in occasione del funerale dello zio, quello di cui per l'intero romanzo ci è stato taciuto il nome.

"Quando eravamo sorelle" è dunque una storia di formazione, ma è soprattutto un'opera interessante dal punto di vista linguistico e strutturale: la scrittrice infatti è una poetessa e questo si ritrova nel testo, che è arioso, alterna capitoli brevissimi ad altri più narrativi, cambia punto di vista tra il predominante di Kausar e quelli sporadici dei genitori scomparsi, scritti in poesia invece che in prosa. 

È un romanzo d'esordio potente e ricco, pieno di immagini evocative, in cui ci si affeziona alle protagoniste e si parteggia per loro, isolate e impotenti, impegnate a non rimanere prigioniere dell'ingiustizia di cui non sono state responsabili, nella loro elaborazione di un lutto impossibile da dimenticare. 

Non ne ho sentito spesso parlare, e credo che meriti davvero più notorietà! Non esitate a recuperarlo.

Qual è l'autrice che avete scoperto più di recente?

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