giovedì 28 agosto 2025

30 seconds from Gaza

Dell’artista Mohammed Sabaaneh avevo già letto "Racconto Palestina", sempre pubblicato dalla casa editrice Mesogea. Quella volta lo avevo preso in prestito in biblioteca, ma ricordando quanto mi avesse colpita, ho deciso di acquistare direttamente sul sito della casa editrice il suo più recente lavoro: "30 seconds from Gaza".

Non avvicinatevi a quest’opera a cuore leggero, ma fatelo con la consapevolezza che non è possibile chiudere gli occhi davanti all’orrore che ci circonda. Con un’introduzione dello storico Ilan Pappé, questo volume raccoglie la trasposizione in disegni dallo stile cubista dichiaratamente ispirati al Guernica di Picasso delle immagini di dolore, morte e distruzione che sono state pubblicate online dai cittadini di Gaza dal 7 ottobre 2023 in poi.

Dal momento che il controllo sulle immagini online dipende dall’azione delle aziende che controllano i social network, una gran parte di queste immagini e video da cui essi sono tratte erano già state rimosse al momento in cui l’autore si è messo all’opera. Proprio per preservarne la memoria e per ricordarci che nessuno può ritenersi assolto dall’aver chiuso gli occhi davanti al genocidio che si svolgeva e tuttora si svolge in mondovisione, allo sterminio che avviene attraverso le bombe, la mancanza di cure mediche, la distruzione degli ospedali stessi e la fame, Sabaaneh lascia una traccia indelebile in questo testo, perché nessuno possa dichiarare di non aver visto, di non aver saputo, di essere stato legittimato alla negazione o alla dimenticanza.

Nonostante raggiunga a stento le cento pagine, si tratta di un’opera che ho dovuto più volte interrompere per la sofferenza che contiene ad ogni tavola, per l’intollerabilità di tanto orrore, per la perdita dell’innocenza e della vita di migliaia di bambini. Nonostante mi sia costantemente informata su quanto Sabaaneh ricostruisce in quest’opera ,l’arte in cui ha trasformato l’orrore è riuscita a colpirmi quanto le immagini e i video originali, e il fatto che fossero cristallizzati sulla pagina con un inchiostro di china -impossibile da cancellare come il sangue che scorre- lo ha reso una lettura davvero difficile da portare a termine, e allo stesso tempo necessaria.

Chiudo quest’opera con la consapevolezza che non esiste una persona che possa sentirsi autorizzata a sottrarsi a questa lettura nei nostri paesi di pace, ormai anestetizzati davanti al genocidio mostrato online e in televisione. Non posso che dirvi leggetelo, diffondetelo e non lasciate che sia dimenticato.

Qual è l'ultimo testo palestinese che avete letto?

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