lunedì 30 agosto 2021

Quando le montagne cantano

"Quando le montagne cantano" è una novità editoriale che mi ha tentato dal primo momento in cui è comparso tra gli scaffali delle librerie. Non ho aspettato molto prima di cedere alla tentazione e l’ho letto immediatamente dopo averlo ricevuto insieme al gruppo di lettura "Leggere l’Asia".


Titolo: Quando le montagne cantano
Autrice: Nguyen Phan Que Mai
Anno della prima edizione: 2020
Titolo originale: The Mountains Sing
Casa editrice: Nord
Traduttrice: Francesca Toticchi
Pagine: 383


Romanzo d’esordio di un’autrice che per lungo tempo non ha intrapreso la carriera letteraria (ha infatti lavorato come coltivatrice di riso e come venditrice), "Quando le montagne cantano" è una storia familiare introdotta da un utilissimo albero genealogico -orientarsi con i nomi i vietnamiti infatti non è stato facilissimo per me. 

È un romanzo che alterna i piani temporali di capitolo in capitolo e si concentra principalmente sugli anni '50 e gli anni '70 in Vietnam, nel corso dell’occupazione giapponese prima, con la carestia, la riforma agraria e il regime socialista instaurato nel Nord e poi sulla guerra nel Vietnam, il feroce scontro tra Nord e Sud del paese e l’intervento degli Stati Uniti, con i loro bombardamenti e gli spargimenti di sostanze chimiche su uomini e foreste.

I punti di vista che abbiamo in questa narrazione sono due: quello della nonna Dieu Lan e quello della nipote soprannominata Guava. Negli anni '70 le due sono rimaste sole, perché i sei figli della nonna sono tutti impegnati nel conflitto ed è lei a occuparsi della ragazzina, cercando come può di salvarle la vita. È proprio all’amata nipote che la donna racconta tutte le atrocità di cui è stata spettatrice, le tante privazioni e sofferenze che lei e la sua famiglia hanno dovuto affrontare.

Questo romanzo parla di perdite, naturalmente, perché quando si racconta una guerra è difficile che non siano numerose, ma racconta anche la storia di un paese del quale conoscevo ben poco. Proprio dare voce a coloro che tanto hanno sofferto è il dichiarato scopo dell’autrice, che non ha velleità letterarie e scrive in uno stile estremamente semplice, comprensibile e scorrevole. 



Degne di nota sono anche le descrizioni della natura che circonda le protagoniste e che aiutano ad immedesimarsi nel racconto e a sentirsi loro più vicini. Nonostante molti dei contenuti di questa storia siano crudi e dolorosi, "Quando le montagne cantano" bilancia gli aspetti più duri della narrazione con una lingua che in qualche modo rasserena il lettore attraverso proverbi tradizionali, insegnamenti buddisti ed un senso di fiducia nel futuro che i suoi protagonisti conservano nonostante tutto. In questo senso la nonna è un personaggio magnifico, tenace e amorevole, sempre capace di ricominciare e soprattutto di perdonare.

"Quando le montagne cantano" è un libro che mi è piaciuto: mi ha trasportata in un contesto che non avevo mai letto dagli occhi di autori vietnamiti, e che per questo ho trovato molto interessante ed istruttivo. Mi sento di consigliarlo a tutti gli amanti delle saghe familiari e dei romanzi storici che siano alla ricerca di un’ambientazione asiatica ben costruita e di una storia appassionante e commovente che faccia loro compagnia.

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