lunedì 23 agosto 2021

Atti umani

"Atti umani" di Han Kang è un romanzo che si ispira a fatti realmente accaduti: in particolare racconta il massacro di Gwangiu, una cittadina della Corea del Sud (per altro città natale dell'autrice) dove nel 1980 l’esercito massacrò studenti e manifestanti inermi, spesso giovanissimi, senza alcuna pietà. 


Titolo: Atti umani
Autrice: Han Kang
Anno della prima edizione: 2016
Titolo originale: Human Acts
Casa editrice: Adelphi
Traduttrice: Milena Zemira Ciccimarra
Pagine: 323


L’autrice di "Atti umani" è più famosa per il romanzo "La vegetariana", premiato con il Man Booker International Prize nel 2014 e che personalmente non ho trovato nelle mie corde. Molto più vicino ai miei gusti e ai miei interessi è questo secondo libro, che ha il grande pregio di dare voce alla storia di un paese attraverso numerosi punti di vista, tecnica utilizzata dalla scrittrice anche ne "La vegetariana". 

Ci sono infatti dapprima un giovane studente alla ricerca del suo amico che ha smarrito nel corso delle manifestazioni: un ragazzo giovane e spaventato, che si trova ad aiutare all’interno dell’edificio di una scuola coloro che volontariamente si stanno prendendo cura dei cadaveri delle vittime. Abbiamo poi delle testimonianze raccolte a distanza di anni: quella di una delle ragazze che aveva collaborato con il giovane studente, quella di una madre che ha perso il figlio proprio negli scontri, e di un superstite vittima per lungo tempo delle torture della polizia che continua a fare i conti con i traumi che gli sono rimasti addosso. I narratori non sono soltanto persone diverse, ma raccontano anche in maniera differente le proprie storie: si passa infatti dalla seconda persona singolare alla prima, creando una mescolanza che rende la lettura più diversificata e ricercata dal punto di vista stilistico.

"Atti umani" non è un romanzo da leggere a cuor leggero, poiché le scene crude sono numerose e potrebbero turbare un lettore particolarmente sensibile. Tuttavia, raccontando  un episodio storico realmente accaduto e per di più poco conosciuto, credo che anche i passaggi più dolorosi abbiano ragione di trovarsi nel testo, che altrimenti risulterebbe una edulcorata rielaborazione dei fatti. Non conosco molto della storia della Corea, e per me questa lettura è stata davvero molto interessante; in proposito avevo avuto già l’occasione di guardare un film intitolato "A Taxi Driver", che si occupa proprio dello stesso avvenimento storico e che mi aveva molto turbatA ma avevo trovato eccellente. Ve ne consiglio quindi la visione oltre alla lettura di questo testo se siete appassionati di storia o interessanti alle vicende della Corea del Sud!

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