lunedì 18 ottobre 2021

Ci sono bambini a zigzag

David Grossman è, se non il mio autore del cuore in assoluto, sicuramente uno di quelli che preferisco. Come mi capita sempre quando apprezzo particolarmente uno scrittore o una scrittrice, il mio obiettivo è quello di recuperarne l’intera bibliografia o perlomeno quella di narrativa; tra i suoi me ne mancano ancora diversi, e così eccoci qui.


Titolo: Ci sono bambini a zig zag

Autore: David Grossman
Anno della prima edizione: 1994
Titolo originale: Yesh yeladim zigzag
Casa editrice: Mondadori
Traduttrici: Sarah Kaminski e Elena Loewenthal
Pagine: 336


Il protagonista di "Ci sono bambini a zig zag", titolo pubblicato per la prima volta nel 1994, è Nono, che sta per compiere 13 anni. Nono vive a Gerusalemme con il padre poliziotto, e della madre, scomparsa quando era piccolissimo, in casa è assolutamente vietato parlare. Pochi giorni prima del suo bar mitzva, il padre e la sua segretaria (che di lui è perdutamente innamorata) organizzano per Nono una grande avventura, che si rivelerà in realtà molto diversa da quella che avevano programmato. 

"Ci sono bambini a zig zag" è un romanzo ricco di avventura e di azione, raccontato dal punto di vista dell’innocente Nono alla scoperta di se stesso e dei tanti segreti della sua famiglia: Grossman è come sempre bravissimo a caratterizzare i suoi personaggi e la voce di questo preadolescente è credibile dall’inizio alla fine del racconto. Ci troviamo davanti ad un romanzo immaginifico e sorprendente, pieno di bizzarri avvenimenti (mucche coinvolte loro malgrado in una corrida, locomotive guidate da un bambino, auto rubate, attrici e truffatori che si rivelano più di quello che pensano gli altri): è una lettura trascinante, che mi ha coinvolta e mi è piaciuta, ma che non è riuscita a toccare corde che altri romanzi Grossman hanno colpito in profondità. 

Non vi consiglierei di cominciare da questo se non avete letto nulla dell’autore: ritengo che "Qualcuno con cui correre" o "La vita gioca con me" siano romanzi più adatti per innamorarsi della sua scrittura e delle sue storie, ma se come me siete appassionati della sua produzione non potete farvi scappare nemmeno questo romanzo di formazione, che vi farà compagnia per qualche ora allegra e piena di sorprese.

Qual è il vostro romanzo preferito di David Grossman?

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