giovedì 14 dicembre 2023

Lettera a Berlino

Agli sgoccioli della Guerra Fredda Ian McEwan scrive "Lettera a Berlino", un romanzo ambientato nel 1955 in una capitale tedesca spartita dagli alleati, ispirandosi alla costruzione di un tunnel realmente avvenuta tra le sezioni della città ad opera degli occupanti inglesi e americani.

"Lettera a Berlino" è una storia principalmente di spionaggio, che nella prima parte non mi ha fatto sentire davanti ad una lettura nelle mie corde, ma che poi si articola in una storia d’amore tra Leonard, il protagonista inglese che ha più dubbi che certezze sull'incarico a cui è stato destinato, e Maria, una donna tedesca vittima del marito violento che diventa per Leonard una sorta di iniziazione amorosa, ma anche ciò che porterà ad un evento tragico e violento, dai risvolti macabri in linea con la prima produzione dell'autore [circa alla metà del romanzo ovvero l’omicidio da parte della coppia del marito di lei che diventerà lo smembramento del cadavere e un’avventura per nascondere le parti].

Dalla metà in poi il romanzo si fa più appassionante, e si chiuderà proprio con la "lettera a Berlino" del titolo italiano nella quale Maria e Leonard avranno un chiarimento definitivo a distanza però di molti anni.

Il titolo originale è "The Innocent", l'innocente, ed è forse più significativo e contestualizzato nella storia perché Leonard è in qualche modo trascinato da ciò che gli avviene accanto, dalle dinamiche della Guerra Fredda, dai suoi superiori e anche dalle proprie pulsioni nei confronti di Maria, ma non se ne sente in alcun modo responsabile.

Non è diventato uno dei miei McEwan preferiti, ma in ogni caso lo stile dell’autore e la sua capacità di reinventarsi e raccontare storie sempre diverse dalle precedenti era già evidente alla fine degli anni '80 ed è sempre un’ottima ragione per leggerlo e per me per proseguire nel mio progetto di recupero totale della sua produzione!

Qual è il vostro titolo preferito dell'autore?

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