mercoledì 29 maggio 2024

Isidor

Shelly Kupferberg in "Isidor", recente pubblicazione di Keller editore, ricostruisce una parte della storia della sua famiglia, concentrandosi in particolare sullo zio che dà il nome al testo, a dire il vero nato Israel, a Leopoli, oggi in Ucraina e all'epoca parte dell'Impero Austroungarico.

Nella seconda metà dell'Ottocento Israel nasce in una numerosa famiglia ebraica ortodossa, ma come i suoi fratelli si stanca presto dell'osservanza del padre, delle sue preghiere e della modestia nella quale crescono, desideroso di vedere il mondo e fare fortuna altrove. La città che sentirà come la propria patria, dove avrà successo negli affari e nelle relazioni così come i suoi familiari: un'esistenza invidiabile, che si protrarrà fino all'avvento del Nazismo, all'annessione dell'Austria e alle leggi razziali. 

Il testo di Sally Kupferberg è più di una biografia, più di una storia familiare: è la ricostruzione di come un regime mise fuori legge una parte consistente dei suoi cittadini, privandoli dei loro beni, dei loro diritti, della loro posizione in società, fino a torturarli, deportarli, ucciderli, fino a rendere quelle che consideravano le proprie città dei luoghi di violenza e di terrore.

"Isidor" è una storia individuale che diviene collettiva, una narrazione breve e diretta, che ci trascina tra le pagine della storia mondiale in un percorso dapprima di crescita e poi di annientamento. Per l'ennesima volta il catalogo di questa casa editrice mi riserva una gradita sorpresa, e un testo che consiglio a tutti gli amanti dei romanzi storici!

Qual è un testo biografico che vi ha colpiti?

Nessun commento:

Posta un commento