venerdì 6 dicembre 2024

Il libro di Natale

"Il libro di Natale" di Selma Lagerlof, pubblicato da Iperborea, è una raccolta di otto racconti dell'autrice vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 1909, pubblicati per la prima volta tra il 1901 e il 1933.

Si tratta di testi molto brevi ma variegati, che mescolano paganesimo e cristianesimo, tradizioni e credenze popolari che affondano le radici nel medioevo norreno e pratiche religiose concrete e quotidiane, dove oggetti simbolici come le trappole per topi rappresentano l'esistenza umana e il rapporto tra Dio e le persone.

Il luogo a cui tutti questi racconti ruotano attorno è la regione svedese del Varmland, dove l'autrice è nata e cresciuta; nel primo racconto, "Il libro di Natale", si rievoca la sua casa dell'infanzia, che la famiglia fu costretta a vendere dopo la morte del padre nel 1885, ma che Selma poté riacquistare con il denaro della vittoria del Premio Nobel. È uno tra i racconti che ho preferito, che conquista il lettore con il pensiero della Vigilia di Natale trascorsa in compagnia di un nuovo libro, appena ricevuto in dono.

Tra i personaggi ci sono gli animali, come nella tradizione delle fiabe dotati di pensieri e sentimenti vicini a quelli umani: i pettirossi che si guadagnano il colore delle piume avvicinandosi al Cristo in croce, il cavallo che cerca la protezione del proprio umano il giorno di Capodanno, quando si designeranno le vittime degli animali feroci dell'anno che viene.

Vi è anche la presenza dell'infanzia, con la sua innocenza ma anche la sua prepotenza: c'è il Giuda bambino di "A Nazareth" in bilico tra l'affetto e la gelosia per Gesù, c'è la piccola viziata che arriva a credersi "La principessa di Babilonia", e anche l'autrice stessa nei suoi ricordi della Vigilia.

Selma Lagerlof ci regala una raccolta adatta a una vasta quantità di lettori, che troveranno tra i racconti i loro preferiti, a seconda della propria fede religiosa o di un'inclinazione più laica. Io ho apprezzato in particolare, oltre al già citato brano dedicato alla Vigilia di lettura, "La trappola per topi": metafora della società umana in cui un vagabondo indotto in tentazione al furto si riscatta quando viene accolto e rispettato per Natale.

Quali racconti di Natale avete letto quest'anno?

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