giovedì 22 maggio 2025

Luce della notte

Inserito da Longanesi come terzo volume della serie del commissario Teresa Battaglia dell’autrice Ilaria Tuti, "Luce della notte" dovrebbe piuttosto essere considerato il secondo, in quanto si svolge nel periodo prenatalizio immediatamente dopo la conclusione del caso con cui abbiamo conosciuto la squadra in "Fiori sopra l’inferno".

Per me ritrovare personaggi a cui mi ero affezionata è sempre una grande gioia, e per questo ritrovare Andreas, con cui Teresa costruisce un legame attraverso la lettura ad alta voce (tra l’altro di uno dei miei titoli preferiti di sempre: "La strada" di Cormac McCarthy) è stato un elemento del romanzo che mi ha conquistata sin da subito.

Aggiungiamo inoltre che il caso di indagine ruota attorno ad un tema che mi sta molto a cuore: quello dei migranti, ed in particolare qui della rotta balcanica, citata sia per le rotte di oggi provenienti da paesi come la Siria o l’Afghanistan, ma interessata nel caso dal conflitto nei Balcani degli anni '90 del Novecento.

I bambini sono un elemento centrale di questa storia: c’è Chiara, che vive in cima a una collina e soffre di una patologia per cui non può esporsi alla luce del sole. È la luce della notte del titolo, che porta con sé dei sogni che sembrano incubi, ma che in realtà svelano qualcosa di vero che è stato sepolto troppo lungo: il segreto di un bambino strappato alla madre e di una donna sopravvissuta a Srebrenica.

Si chiude questo libro nella notte di Natale e certo io l’ho letto fuori stagione, ma lo consiglierò anche nei prossimi mesi! Rispetto ai due che avevo già letto questo è un testo più breve, che l’autrice ha scritto per superare una difficoltà ad elaborare una perdita devolvendo in beneficenza i suoi introiti. 

È un testo più breve e qualche ingenuità se vogliamo la si trova (primo tra tutti, direi l’incontro con il mafioso in Slovenia). Tuttavia il cuore di questa storia e i suoi protagonisti sono così puri, così diretti, così solidali l’uno con l’altro e Teresa è un personaggio talmente irresistibile nella sua scorza dura che nasconde la tenerezza ma non riesce a celarla del tutto, che non posso dare un giudizio a prescindere da ciò che trasmette e per questo lo considero un testo che mi ha coinvolto profondamente e mi è piaciuto quanto gli altri due!

Avete già letto questa serie di gialli?

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