martedì 16 settembre 2025

Bestie

Leggo volentieri il genere "mean girls", romanzi con protagoniste adolescenti nel pieno della loro età difficile, più istintuale e a volte capace di crudeltà: vi trovo storie taglienti, spesso coraggiose, non banali. Per questo ho deciso di leggere "Bestie", esordio della statunitense Dizz Tate pubblicato da Neri Pozza.

È un romanzo breve e molto amaro, che alterna una narrazione nel passato alla prima persona plurale a capitoli che si svolgono parecchi anni più tardi e danno voce ad un personaggio alla volta. La storia a cui si ruota attorno è quella che si svolge in Florida, quando l'appena adolescente Sammy, figlia del predicatore della zona, scompare all'improvviso: le sue coetanee sanno molto più di quanto sembri, ma tutte le informazioni che riceviamo in proposito sono confuse, inaffidabili, sovrastate dal desiderio di popolarità e di apprezzamento che schiaccia le ragazze.

Sarà difficile diradare questa moltitudine di elementi, tra audizioni in cui si spera di diventare famose, madri indisponibili ed instabili concentrate sui propri innamoramenti (o forse soltanto percepite come tali dalle figlie, nel pieno del conflitto adolescenziale), padri assenti o perduti, a volte addirittura suicidi. C'è molta oscurità in questa cittadina, gli abusi affiorano a poco a poco e non lo fanno in modo nitido, perché lo sguardo è quello di ragazze di tredici, quattordici anni che non hanno ancora gli strumenti per categorizzarli come tali. Non c'è una verità univoca nel romanzo di Tate, bensì tutto ciò che avviene è filtrato dalla percezione delle ragazze, e il lettore non sa se il noi corale del racconto descriva i fatti o le proprie sensazioni. 

[Difficile anche comprendere la verità su quanto davvero è capitato a Sammy: un abuso, un aborto forse spontaneo e forse no, una fuga per non si sa dove.]

Nei capitoli in cui le ritroviamo adulte, queste "bestie" giovani preda dei propri impulsi e della propria ingenuità sembrano ancora fragili, sperdute, insoddisfatte, forse nemmeno diventate completamente adulte nonostante gli anni trascorsi, le nozze imminenti, la maternità.

Non è una lettura semplice "Bestie", richiede più sforzo interpretativo di quanto mi aspettassi, ma al tempo stesso vi ho trovato una scrittura interessante e capace di alternare le voci narranti e i piani temporali in un gioco di specchi che lascia il lettore coinvolto e disorientato. 

Quali "cattive ragazze" della letteratura vi sono rimaste impresse?

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