lunedì 10 maggio 2021

Il Maestro e Margherita

Per leggere i classici ho poco coraggio, e questa non è una novità. Moltissimi sono i titoli che ho accumulato in casa, in parte ereditati da precedenti generazioni, in parte acquistati in collane di cui non ho saltato un numero in edicola. Fa parte di quest’ultima categoria "Il Maestro e Margherita", opera della letteratura russa che se avessi dovuto leggere da sola probabilmente avrei rimandato per altri dieci anni almeno: per fortuna però esistono i gruppi di lettura!


Titolo: Il Maestro e Margherita
Autore: Michail Bulgakov
Anno della prima edizione: 1967
Titolo originale: Master i Margarita
Traduttrice: Vera Drisdo
Pagine: 447



Siamo a Mosca, nel periodo dell’unione Sovietica: sono infatti gli anni '30 del Novecento quando l’autore scrive questo romanzo che definisce il suo "romanzo sul diavolo" molto prima di attribuirgli il titolo definitivo. Il suo "romanzo sul diavolo" parla in effetti del Diavolo, ma non soltanto: parla della scrittura e di come i manoscritti non brucino, nonostante lo stesso Bulgakov abbia dato alle fiamme il suo "romanzo sul diavolo" proprio come il suo protagonista, il Maestro. 

“Faccia un po’ vedere” E Woland tese la mano con la palma all’insù. “Io, purtroppo, non posso farlo” rispose il Maestro, “perché l’ho bruciato nella stufa”. “Scusi, non ci credo,” replicò Woland, “non può essere, i manoscritti non bruciano”.

Per essere un protagonista il Maestro occupa poco spazio nel romanzo: compare infatti dopo più di una decina di capitoli e appare sporadicamente, mentre la storia vera e propria viene interrotta da quella di Ponzio Pilato -e questo è il romanzo del Maestro, quello che ha cercato di dare alle fiamme: un romanzo su Ponzio Pilato. 

C’è il Diavolo ne "Il Maestro e Margherita" e insieme a lui una combriccola di bizzarri, inquietanti e divertenti personaggi (un gatto parlante, un assassino, una donna bellissima dai capelli di fiamma e il segno di una corda al collo...), che fanno accadere eventi altrettanto assurdi ed inspiegabili

“I calzoni non si addicono a un gatto, Messere,” rispose il gatto con gran sussiego. “Non pretenderà mica che mi metta anche gli stivali? Soltanto nelle fiabe s’incontra un gatto con gli stivali, Messere. Ma ha mai visto a un ballo qualcuno senza cravatta? Non intendo trovarmi in una situazione comica e correre il rischio d’esser messo alla porta!”

E poi c’è Margherita: una donna profondamente innamorata del Maestro ed inserita nel romanzo sul diavolo di Bulgakov solo quando l’autore aveva sposato la propria terza moglie -e, pare, dimenticate le precedenti due. Margherita è una donna innamorata, disposta a fare il patto con il Diavolo, diversamente dalla Margherita del Faust di Goethe, che aveva nel romanzo che ha ispirato Bulgakov un ruolo soltanto passivo. Qui è Margherita che diviene una strega, ed è Margherita che fa il patto col Diavolo proprio per amore.

L’amore ci si parò dinanzi come un assassino sbuca fuori in un vicolo, quasi uscisse dalla terra, e ci colpì subito entrambi. Così colpisce il fulmine, così colpisce un coltello a serramanico! 

È dunque un romanzo d’amore "Il Maestro e Margherita", ed è un romanzo sul Diavolo, e un romanzo sulla religione nonostante Bulgakov fosse dichiaratamente ateo, ed è un romanzo sul potere della scrittura, dei romanzi che non bruciano e non muoiono, così come "Il Maestro e Margherita" trovò la propria fama quando il suo autore era già morto. Quello di Bulgakov è un romanzo complesso e stratificato, pieno di simboli, di scene che spiazzano il lettore e lo confondono, ed è un romanzo satirico, divertente a tratti, però profondamente emozionante. 

È un romanzo al quale bisogna arrivare bendisposti, aperti, pronti ad un’esperienza di lettura diversa da quelle convenzionali a cui siamo abituati, perché da un capitolo all’altro sembra di passare da una storia ad una nuova storia, i personaggi cambiano continuamente e moltissime sono le sottotrame introdotte dall’autore. Da sola credo che non avrai trovato la motivazione per portare a termine "Il Maestro e Margherita": grazie però ad un gruppo di lettura all’interno del quale mi è stata consigliata l’eccezionale conferenza del professor Barbero posso dire di essere arrivata alla fine soddisfatta di questa esperienza. Addirittura mi sento di consigliare la lettura de "Il Maestro e Margherita" nel momento in cui vi sentirete pronti ad essere trasportati in una dimensione soprannaturale e sorprendente, nel momento in cui avrete voglia di una storia d’amore ma anche di un gran ballo con i dannati, e soprattutto di un romanzo sul Diavolo che non potrà bruciare.

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