mercoledì 29 settembre 2021

Note a margine di una sconfitta

Nadeem Aslam è un autore di origini pakistane che ho scoperto con "Mappe per amanti smarriti", un magnifico romanzo che gli ha richiesto undici anni di lavoro e di cui mi sono innamorata mesi fa. Oggi nel mio percorso in Afghanistan attraverso i romanzi ho affrontato il suo quarto romanzo, "Note a margine di una sconfitta", che si è rivelato all'altezza della lettura precedente.


Titolo: Note a margine di una sconfitta
Autore: Nadeem Aslam
Anno della prima edizione: 2013
Titolo originale: The Blind's Man Garden
Casa editrice: Feltrinelli
Traduttrice: Delfina Vezzoli
Pagine: 389



Ambientato tra il Pakistan e l'Afghanistan immediatamente dopo l'11 settembre 2001, quando gli Stati Uniti hanno invaso l'Afghanistan con enormi danni per la popolazione civile locale e non solo per i talebani, numerosi giovani musulmani dal Pakistan decidono di attraversare il confine per unirsi alla lotta. Tra di loro ci sono Jeo e Mikal, due amici cresciuti come fratelli, che alla loro partenza si lasciano dietro Naheed (moglie di Jeo, ma che da sempre ha amto Mikal) e l'anziano Rashid che li considera entrambi suoi figli, con la sua scuola che fino ad allora è stata un luogo di pace -ma nulla è al riparo dalla guerra, da qualunque fazione provengano le armi e i bombardamenti.

"Note a margine di una sconfitta" evidenzia come non ci siano, in realtà, dei vincitori in una guerra: ci sono assassini, vittime, violenze, torture, rapimenti, lutti e traumi, e soltanto sconfitte. Sono sconfitti i morti, ma anche Naheed e Yasmin che perdono un marito, Rashid che perde un figlio e un genero, Mikal che sul suo corpo porta i segni della tortura e le cui peregrinazioni sembrano destinate a non finire mai. 

Ma Nadeem Aslam è un grande autore, che con le sue descrizioni di fiori e di animali ci trasporta in una dimensione di tregua dal sangue e dalle percosse, e che con la sua scrittura poetica e piena di sentimenti ci fa cogliere la profondità dei sentimenti tra i suoi personaggi, e nel mezzo della guerra ci ricorda l'umanità, l'innocenza dei civili che lottano per la pace, per un mondo migliore di quello in cui si trovano a vivere.

Sebbene alcune scene e alcune scelte dei protagonisti non mi siano sembrate del tutto convincenti (perché mai Mikal si ostini a non lasciare il soldato americano nonostante le circostanze non facciano che peggiorare, come proprio quel soldato che gli dà la caccia si trovi nel deserto davanti alla sua jeep in quel particolare momento...), ho trovato "Note a margine di una sconfitta" un romanzo commovente, dall'auspicato finale -seppure l'interpretazione resti in parte alla sensibilità del lettore, che mi ha confermato come l'intera produzione di Aslam meriti di essere recuperata.

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