giovedì 9 settembre 2021

Scirocco

Di recente ho apprezzato molto "Basilicò" dell’autore siciliano Giulio Macaione: mi era piaciuto così tanto e lo avevo sentito così nelle mie corde (per quanto forse un po’ troppo breve) che ho deciso di acquistare immediatamente la sua ultima pubblicazione "Scirocco" -e non avrei potuto fare una scelta migliore.



Titolo: Scirocco
Autore: Giulio Macaione
Anno della prima edizione: 2021
Casa editrice: Bao Publishing
Pagine: 208


"Scirocco" è una storia familiare che coinvolge una nonna, Elsa, di origine siciliana che ha vissuto una vita da artista e deve fare i conti con la malattia. C’è poi suo figlio Gianni, un barista che ha cresciuto da solo la figlia Mia e desidera innamorarsi anche se ne ha paura. Mia è un'adolescente con la passione per la danza, che ha l’obiettivo di entrare all’Accademia della Scala ma al tempo stesso è spaventata all’idea di lasciare tutto ciò che conosce.

Leggendo "Scirocco" ho pianto. Ho pianto perché Elsa è un personaggio potentissimo ed emozionante, che prende con coraggio una decisione difficile, stanca di sopravvivere e desiderosa di vivere davvero il tempo che le resta. In questo fumetto c’è la Sicilia, come in "Basilicò", ed è rappresentata con tavole nelle sfumature del giallo -le uniche con un colore più acceso, mentre a Venezia le tavole passano dall’azzurro al grigio. È in Sicilia che Elsa vive la sua vita più autentica, riprendendosi un amore della gioventù che non ha mai dimenticato e ritrovandosi, ritrovando un significato alla vita che ha vissuto e a quella che vuole vivere. Elsa è il personaggio che ho preferito, quello più memorabile; ma anche Mia è davvero ben raccontata, con la sua confusione di adolescente, il suo entusiasmo ed il suo attaccamento alla nonna tanto amata, per la quale teme di non lottare abbastanza.

Macaione racconta i rapporti familiari in modo semplice ed autentico: ci sembra di conoscerli questi personaggi, di trascorrere del tempo con loro. Li racconta senza eccessi e senza voyeurismo, pur inserendo un tema come quello dell’omogenitorialità, che si sarebbe prestato ad uno sguardo meno genuino fin troppo facilmente.

Ho amato "Scirocco" dalla prima all’ultima pagina: ho amato la neve su Venezia, i dettagli delle scarpette da danza, la campagna siciliana, le immagini di persone e di animali, i baci impressi nelle tavole -il disegno dell’autore è esattamente quello che amo ritrovare nei fumetti, e la storia non è stata da meno. Non posso fare altro che consigliarvi questa storia, che saprà parlare al vostro cuore e credo anche commuovervi profondamente!

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