giovedì 16 dicembre 2021

La principessa e il pescatore

"La principessa e il pescatore" di Minh Tran Huy, pubblicato da 66thand2nd, è un romanzo di ispirazione autobiografica che riprende nel titolo una delle tante leggende e fiabe vietnamite che troviamo al suo interno.


Titolo: La principessa e il pescatore
Autrice: Minh Tran Huy
Anno della prima edizione: La Princesse et le Pecheur
Titolo originale: 2007
Casa editrice: 66thand2nd
Traduttrice: Elena Sacchini
Pagine: 189


La protagonista è Lan, adolescente francese di origini vietnamite: i suoi genitori sono emigrati da giovani per sfuggire ai conflitti nel loro paese, e in Francia sono professionalmente realizzati e integrati, concentrati sul successo che si aspettano dalla figlia. In un soggiorno studio in Inghilterra Lan conosce Nam: lui in Vietnam ci è nato, ed è fuggito dalle violenze insieme ad altri boat people, per trovarsi così solo e smarrito in Francia, dove è difficile non commettere errori.

Sebbene quella di Nam sia forse la prospettiva più interessante, di lui cogliamo frammenti confusi (un fratello da cui si separa in Francia, una sorella forse annegata, forse morta in Vietnam, di certo un’abbondanza di ricordi traumatici) e le strade dei protagonisti si separano, lasciando Lan alle prese con un cuore infranto e un quaderno di leggende vietnamite -molto interessanti perché spesso drammatiche e con una morale difficile da comprendere ad occhi non asiatici.

“La principessa e il pescatore” è ricchissimo di riferimenti letterari e cinematografici -su tutti svetta Murakami Haruki, e di folklore e storia del Vietnam. L’autrice, di cui Lan è un dichiarato alter-ego, indaga le proprie origini facendo viaggiare la protagonista in un Vietnam che ha riaperto le frontiere, dove la famiglia però torna come poco più che turista, sradicata com’è, e si scontra con le esistenze ben più misere di chi non ha potuto o voluto espatriare. Si tratta di un racconto sulle seconde generazioni francesi di una provenienza che non avevo mai incontrato: anche il Vietnam infatti è stato una colonia francese, ma molte di più sono le opere di francesi di origine Nord Africana che mi sono passate per le mani.

Non lo ritengo un romanzo perfetto, perché l’ultima parte non è riuscita davvero a convincermi e ho trovato la storia leggermente squilibrata nel mettere Nam al centro di tre quarti di essa, per poi farlo uscire di scena all'improvviso. Nonostante questo è stata comunque una lettura piacevole, arricchita da una scrittura fresca e ricca di descrizioni molto evocative, e dalla presenza delle storie del Vietnam che sono decisamente un valore aggiunto. Se avete amato "Quando le montagne cantano" questa lettura potrebbe fare al caso vostro!

Qual è l’ultimo libro ambientato nel sud-est asiatico che avete letto?

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