"Ivy" è un romanzo che si divora: questa è la premessa necessaria per parlarvi del romanzo di Susie Yang, che mi incuriosiva sin dalla sua uscita.
Viene proposto come una sorta di thriller: la storia di una ragazza scaltra e dedita ai furti, ma in verità è molto altro. È l'insieme creato da un doppio conflitto: quello culturale tra la famiglia cinese della protagonista e i valori della società statunitense in cui vive, e quello interiore tra le apparenze, il giudizio altrui e ciò che Ivy realmente è -molto difficile da definire, persino per se stessa.
Ivy cresce infatti in una famiglia di emigrati cinesi che pretende il massimo da lei; non desidera altro che integrarsi negli Stati Uniti e far parte del gruppo dei più ricchi, dei più ammirati, dei più invidiati. Per questo non ha scrupoli e impara sin da giovanissima ad arrangiarsi, con la complicità e la guida di una nonna dedita ai furtarelli. Desidera un fidanzato che tutti guardino con desiderio a loro volta, in modo da godere dello stesso prestigio, ma quando lo ottiene e quel sogno d’infanzia che sembra realizzarsi Ivy si scontra con una realtà più complessa di quello che si aspettava.
La famiglia di cui si è vergognata e che ha desiderato dimenticare sembra affermarsi sempre di più (come il compagno della sua adolescenza, immigrato anche lui, che torna a far parte della sua vita adulta), mentre tra le persone a cui ha aspirato serpeggiano segreti e non detti, che coinvolgono finanze e sentimenti.
"Ivy" è la storia di formazione di una ragazza che non sa chi vuole diventare, ma sa ciò che non vuole: essere povera, essere giudicata, essere emarginata. È una storia di gioventù senza scrupoli, perché non si arriva alla cima senza lasciarsi dietro delle vittime, metaforiche o meno.
Romanzo d’esordio dell’autrice che condivide con la sua protagonista i natali in Cina e l’emigrazione in America, "Ivy" è un romanzo scorrevole e convincente, dalla scrittura magnetica e dalla protagonista per cui si prova allo stesso tempo un profondo fastidio ma anche una certa comprensione. È un romanzo immaginifico ed efficace, fatto di feste, di vacanze, di incontri travolgenti e di relazioni al tempo stesso gelide: un romanzo perfetto per una trasposizione cinematografica, ed infatti proprio Shonda Reims (la creatrice di Grey’s Anatomy per dirne una) ne ha opzionato i diritti per farne una serie TV che non vedo l’ora di vedere.
Se siete alla ricerca di un libro che vi intrattenga e di coinvolga al punto da dimenticare tutto il resto, grazie alla serpeggiante tensione e a qualche colpo di scena ben piazzato, questo è decisamente un romanzo che può fare per voi!
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