mercoledì 16 novembre 2022

I pesci non hanno gambe + Grande come l'universo

 Post unico per una coppia di romanzi Iperborea di Jon Kalman Stefansson: “I pesci non hanno gambe” e “Grande come l’universo”, entrambi pubblicati da Iperborea e tradotti da Silvia Cosimini -che arricchisce in particolare il secondo di un’illuminante postfazione.

I due compongono un’unica storia, che in realtà è un mosaico delle storie di tanti: in primo piano abbiamo Ari, che ritorna in Islanda ad incontrare il padre Jakob, a cui resta poco da vivere. Di Jakob, ultimo degli otto figli di Oddur e Margret, conosciamo anche i genitori nel loro passato, i fratelli e le sorelle, e poi l’infanzia e la giovinezza di Ari, nei tanti capitoli ambientati in un’Islanda che non c’è più.

Il primo elemento da evidenziare quando si legge Stefansson è la sua scrittura: pura poesia in prosa (l’autore nasce proprio come poeta), che materializza l’Islanda davanti ai nostri occhi, il suo mare bellissimo e crudele, i ghiacciai e i fiordi, le notti infinite d’inverno e quelle mai buie d’estate.

Le pagine del passato in questi romanzi sono struggenti: ho amato Margret, le sue imperfezioni e debolezze, i suoi sentimenti travolgenti, ho amato Pordur che voleva diventare poeta, mi sono commossa per Gunnar che aspetta il fratello maggiore rientrare dalla pesca col padre, i suoi due eroi.

Stefansson racconta l’incomunicabilità, racconta le paure che non permettono di agire, che non consentono di raccontarsi agli altri, racconta la scrittura che ci salverebbe, ma a volte le parole non si trovano, a volte la strada per la poesia non si intraprende – e Pordur non andrà mai a studiare a Reykiavik, e Ari smetterà di pubblicare, e Jakob non saprà mai spiegarsi al figlio.

È una coppia di romanzi malinconici, che trascinano come maree, guidati da un narratore sfuggente, che riflette Ari in ogni fase della vita, lo accompagna e a volte lo osserva da lontano, resta dietro la tenda.

Lasciatevi trasportare, viaggiate nel tempo e nello spazio: godetevi questa saga familiare i cui personaggi rimarranno con voi molto dopo averla terminata.

Avete mai letto Stefansson?

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