giovedì 12 gennaio 2023

L'uomo che guardava le stelle

Ho acquistato "L’uomo che guardava le stelle" di Joe Stillman, pubblicato da edizioni Atlantide, per due ragioni fondamentali: la copertina a cui non ho saputo resistere e la casa editrice, che da quando ho scoperto Tiffany McDaniel è diventata per me sinonimo di altissima qualità. E non mi sono sbagliata!


Titolo: L'uomo che guardava le stelle
Autore: Joe Stillman
Anno della prima edizione: 2022
Titolo originale: The Man who Came and Went
Casa editrice: Atlantide
Traduttrice: Clara Nubile
Pagine: 248


Il protagonista è Bill, un uomo che sembra arrivare dal nulla; in lui la componente spirituale è molto più pronunciata del legame verso quel corpo che pare appena diventato il suo. Bill percepisce i desideri delle persone: lo fa quando indovina i piatti che desiderano al ristorante di Maybell dove si trova a lavorare, prima ancora che abbiano ordinato. Ma lo fa soprattutto quando si tratta delle loro necessità più profonde, che siano il conforto in punto di morte o la necessità di ricominciare a vivere.

Siamo in Arizona e attorno al diner di Maybell ruota un microcosmo di personaggi pieni di dolori e di insoddisfazioni, le cui vite saranno per sempre cambiate dall’incontro con Bill. Tra di loro c'è Belutha, adolescente arrabbiata e insoddisfatta, figlia di Maybell e voce narrante.

L’autore costruisce una storia dove non tutto si spiega, dove la razionalità non è la chiave migliore per affrontare la lettura. Ci richiede una certa sospensione dell’incredulità, ma se ci lasciamo coinvolgere e seguiamo quel filo che connette l’anima pura di Bill (che è egli stesso pura anima) alle menti delle persone che lo circondano, ci sentiamo anche noi completamente immersi nella vicenda.

Stillman crea un crescendo di tensione, lasciandoci fino all’ultime pagine con il fiato sospeso a chiederci con quale colpo di scena si chiuderà questo romanzo. Temiamo in ogni attimo per i nostri amati personaggi, e questo rende il libro impossibile da mettere giù prima di averlo terminato -ma non vi preoccupate: molte delle vostre paure saranno infondate.

"L’uomo che guardava le stelle" è un romanzo poetico, delicato e profondo con un protagonista dalla sensibilità e tenerezza sconfinate. Un romanzo che fa bene, che ci ricorda quanto valga la pena lottare per le nostre esistenze, per quanto terrene, per quanto limitate.

Così come Bill ha cambiato la vita di Maybell, di Rose, di Martin e di Belutha, sono sicura che cambierà anche la vostra, se gli aprirete il vostro cuore, dandovi esattamente ciò di cui avete bisogno senza nemmeno esservene resi conto.

Qual è l’ultimo personaggio che vi ha conquistati?

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