mercoledì 18 ottobre 2023

Eva dalle sue rovine

Il primo aspetto davvero degno di nota di “Eva dalle sue rovine” di Ananda Devi, titolo pubblicato da Utopia editore e purtroppo al momento fuori catalogo (ma spero che sia prevista una ristampa!), è la scrittura: l’autrice, mauriziana di origini indiane che scrive in francese, sa essere poetica, evocativa e al tempo stesso cruda e diretta, dando voci riconoscibili ai suoi personaggi.

Siamo a Mauritius, nel quartiere malfamato di Troumaron nella capitale Port Louis. Qui vivono la Eva del titolo, Saddiq che scrive ispirandosi a Rimbaud ed è perdutamente innamorato della ragazza, l’amica Savita, l’arrabbiato Clélio che ha precedenti minorili ed è ormai considerato un irrecuperabile delinquente.

Sono vite complicate le loro, dove Eva scambia il proprio corpo con qualche favore col quale allontanarsi dalla povertà, dove Clélio pensa al fratello, emigrato in Francia, che finge un successo che non ha raggiunto. La violenza serpeggia per il quartiere e quando colpisce una di loro [Savita, vittima innocente dell’aver scoperto Eva insieme a un professore, che non accetta di essere stato scoperto ed elimina l’unica testimone dell’illecito] è difficile distinguere i colpevoli, gli innocenti, chi ha ancora qualche possibilità per il futuro e chi invece è stato condannato dall’ambiente in cui è cresciuto.

“Eva dalle sue rovine” è un romanzo breve e denso, che alterna in capitoli di poche pagine i punti di vista dei suoi protagonisti. Racconta la rabbia dell’adolescenza, i carboni ardenti sotto la cenere della miseria, di un mondo ai margini dove le fabbriche chiudono, le produzioni delocalizzate in Cina, e i tifoni distruggono case acquistate con enormi sacrifici da una generazione di genitori che non hanno più la forza di difendere i propri figli. 

In poche pagine Ananda Devi scrive un romanzo memorabile, in uno stile che ho amato dalla prima all’ultima riga: spero proprio che saranno pubblicate in Italia altre sue opere in futuro!

Qual è l’ultimo romanzo africano che avete letto?

Nessun commento:

Posta un commento