lunedì 31 maggio 2021

Una così lunga lettera

Un libro ricevuto in regalo, acquistato da un venditore ambulante su una spiaggia, si è rivelato una vera e propria sorpresa!


Titolo: Una così lunga lettera
Autrice: Mariama Ba
Anno della prima edizione: 1979
Titolo originale: Une si longue lettre
Casa editrice: Giovane Africa Edizioni
Traduttrice: Antonella Beri
Pagine: 95


LA STORIA

"Una così lunga lettera" è un racconto della vita in Senegal ed in particolare della vita di una donna di nome Ramatoulaye il cui marito Modou è appena morto, dopo aver concepito con lei 12 figli ed aver però abbandonato la famiglia una volta presa in moglie una giovanissima ragazza. 

“Tamsir, vomita pure dalla tua bocca i sogni da conquistatore. Sono durati quaranta giorni. Ma io non sarò mai tua moglie”. L’Imam chiamava Dio a testimone: “Quali parole profane, in abiti da lutto!” Senza proferir parola, Tamsir si alzò. Aveva compreso chiaramente la sua disfatta. Ed io mi prendevo così la rivincita sul giorno in cui, tutti e tre, con disinvoltura, mi avevano annunciato il matrimonio tra Modou Fall e Binetou.

COSA NE PENSO

Proprio di poligamia parla "Una così lunga lettera" e lo fa dando voce a due punti di vista: quello della protagonista, che sceglie nonostante tutto di non lasciare il proprio marito e gli rimane fedele fino alla morte, e quello della sua migliore amica Aissatou alla quale rivolge la propria lunga lettera, che invece al secondo matrimonio del marito ha deciso di lasciarlo. Questa donna coraggiosa decide di andarsene con i suoi figli nonostante all’uomo fosse stata imposta la seconda moglie dalla propria famiglia, a differenza di quanto è capitato all’autrice della lettera, il cui marito ha scelto di prendere una nuova moglie di sua spontanea volontà, solo perché se ne era invaghito. 

Il mio dramma giunse tre anni dopo il tuo. Ma contrariamente alla tua situazione, il punto di partenza non fu la famiglia dello sposo. Il dramma mise radici in Modou stesso, mio marito. 

L’autrice di questo breve romanzo è stata molto popolare in Senegal, a quanto riporta la quarta di copertina, e non fatico a crederlo perché il suo stile è molto piacevole da leggere e rende facile immedesimarsi nelle vicende della protagonista e della sua famiglia, con gli inevitabili problemi che un nucleo familiare tanto numeroso comporta. "Una così lunga lettera" è un interessante ritratto della vita matrimoniale in Senegal e di una pratica come la poligamia, che a noi donne occidentali appare in accettabile -o almeno è questo l’effetto che ha su di me. 

Ho apprezzato molto il fatto che nonostante la sua scelta forse difficile da condividere (quella di rimanere fedele e leale ad un marito che l’ha abbandonata) la protagonista sia tutt’altro che una donna fragile o ignorante:  è anzi una donna colta, che crede nell’istruzione dei propri figli e nell’emancipazione femminile, ed è pronta a venire a patti con le proprie convinzioni purché le sue figlie abbiano la felicità che augura loro. 

E dopotutto, si è madri per comprendere l’indefinibile. Si è madri per illuminare le tenebre. Si è madri per proteggere, quando i lampi irrompono nella notte, quando i tuoni percuotono la terra, quando il fango fa sprofondare. Si è madri per amare, senza inizio e senza fine.

Trovo che in questo brevissimo libro vi sia un ritratto molto intenso della condizione femminile e l’autrice abbia molto da raccontare su un intero paese a proposito del quale, lo ammetto, non mi era mai capitato di leggere nulla. Temo sia difficile reperire questo libro poiché non è venduto attraverso i canali ufficiali: le edizioni "Giovane Africa" infatti operano attraverso i venditori ambulanti che si incontrano per le strade delle nostre città, talvolta fuori dalle librerie, oppure nelle località di vacanza. Personalmente spero di poterne incontrare uno nei prossimi tempi, per cercare anche l’altra opera scritta da questa autrice senegalese che ho tanto apprezzato; vi consiglio frattempo nel caso veniate avvicinati da uno di quei ragazzi con i libri in mano di dare un’occhiata ai titoli che vi offre, perché possono rivelarsi delle vere e proprie chicche sottovalutate!

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