martedì 1 giugno 2021

Sanguina ancora

Di libri che si avvicinino alla critica letteraria e che raccontino i classici della letteratura ne ho letti ben pochi. È un genere infatti che ho scoperto di recente, con "Cercando Emma" di Dacia Maraini dedicato a "Madame Bovary"; ho scoperto che questo tipo di letture mi piace molto e mi arricchisce, ed ecco spiegato il motivo di questa ultima lettura.



Titolo: Sanguina ancora
Autore: Paolo Nori
Anno della prima edizione: 2021
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 288



In "Sanguina ancora" Paolo Nori (che ho scoperto abitare nello stesso paesino della provincia bolognese in cui sono cresciuta!) racconta il proprio amore per i romanzi russi ed in particolare per quelli di Dostoevskij. Lo fa mescolando le informazioni sui momenti fondamentali della vita dell’autore, le trame delle sue opere principali e quello che hanno significato nella sua vita, sin da quando quindicenne si innamorò di "Delitto e castigo".

Per me, che di Dostoevskij ho detto soltanto "Memorie del sottosuolo", questa lettura è stata estremamente interessante. Innanzitutto perché la vita di Dostoevskij è un romanzo essa stessa, dalla condanna a morte (per un’opinione espressa sulle opere di Gogol’, potete crederci?) commutata in lavori forzati a pochi minuti dall’esecuzione, già sul patibolo, al denaro, gli abiti, i gioielli persino della sua seconda moglie persi nei casinò tedeschi, e naturalmente i suoi processi creativi, che lo hanno fatto sentire per tutta la vita un grande autore, spesso fin troppo pieno di sé.

Nori racconta l’uomo Dostoevskij, il padre innamorato della sua prima bambina (che purtroppo perderà troppo presto), il marito infelice con la sua prima consorte e poi compreso ed amato dalla seconda, che talvolta ci sembra fin troppo disponibile nei suoi confronti; racconta l’uomo che tanto ha amato suo fratello e si dispera alla sua morte, l’uomo dipendente dal gioco d’azzardo che roulette dopo roulette lo rovina. Ci parla anche del Dostoevskij autore, apprezzato e riconosciuto sin dalla sua prima opera "Povera gente", che non risparmia i giudizi negativi nei confronti degli altri scrittori -Gogol' per esempio, che gli costerà caro, ma anche Turgenev. Scopriamo attraverso Nori lo scrittore ricattato a causa dei propri debiti, che deve affrettarsi a terminare "Il giocatore" e che ripaga la propria situazione finanziaria ogni volta con un nuovo capolavoro.

Come vi dicevo ho letto soltanto il breve "Memorie del sottosuolo" di Dostoevskij, con il quale ho anche faticato non poco e che l’opera di Nori mi ha comunque permesso in parte di rivalutare. "Sanguina ancora" ha avuto per me l’enorme pregio di interessarmi e incuriosirmi dalla prima all’ultima pagina: l’ho trattato come un testo di studio, nonostante sia divertente e scorrevole grazie alla penna dell’autore, sempre ironica, ricca di aneddoti personali. Ho preso numerosi appunti, spesso anche soltanto i titoli delle opere a margine di pagina, in modo da poter ritornare sull’opera di Nori quando mi avvicinerò ai romanzi analizzati e potrò rileggere quanto scritto più consapevole delle storie prese in esame.

Credo basandomi sulla mia esperienza che "Sanguina ancora" sia assolutamente godibile per tutti gli interessati ai romanzi russi, anche se come me siete molto ignoranti in materia. L’unico elemento necessario è la curiosità, e questo libro non farà che accrescerla: infatti una volta terminata la lettura posso dire di non vedere l’ora di dedicarmi alle opere, di Dostoevskij ma non soltanto, citate in questo libro e per questo ritengo che per i neofiti l’opera di Nori sia estremamente stimolante.

Credo che la lettura possa essere comunque di grande interesse anche per chi tutti romanzi citati o quasi li ha già letti... Ma per poter affermare questo mi servirebbe il vostro parere di esperti di letteratura russa!

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