lunedì 8 marzo 2021

Madame Bovary

I classici della letteratura francese sono stati una delle mie più recenti scoperte: ho iniziato da Notre-Dame de Paris di Victor Hugo, ho continuato con "Il conte di Montecristo" e ora è stata la volta di Madame Bovary.


Titolo: Madame Bovary
Autore: Gustave Flaubert
Anno della prima edizione: 1857
Casa editrice: Mondadori
Traduttrice: Maria Luisa Spaziani
Pagine: 423



LA STORIA

Emma è una giovane donna che è attratta dal bel mondo, dalla ricchezza e sogna una vita avventurosa, priva di noia. Purtroppo non è questo che otterrà accettando di sposare Charles Bovary, un medico dalle modeste aspirazioni e dei sentimenti onesti e sinceri, per quanto non travolgenti. Emma ha bisogno di molto altro e con Charles si annoia in fretta; nata una figlia femmina al posto del maschietto che avrebbe desiderato, Emma è facilmente preda delle conoscenze maschili che ruotano attorno alla sua casa. Così, in un crescendo di insoddisfazione, si fa dominare da passioni che non la rendono nemmeno felice, ma alle quali non riesce a resistere.


COSA NE PENSO

Scritto nel XIX secolo, "Madame Bovary" fu considerato un romanzo estremamente scandaloso poiché l’adultera era una donna e compiva questi tradimenti sotto il naso di un marito onesto e lavoratore. Flaubert scrisse quest'opera ispirandosi a da un lato a se stesso e dall’altro ad una sua amante, la poetessa Louise Colet, con la quale ebbe una fitta corrispondenza oltre che una passionale relazione; numerosi tratti di Louise si ritrovano nel personaggio di Emma e questo non è un complimento per la donna che ha sinceramente amato lo scrittore ma verso cui Flaubert non mostra alcuna indulgenza.
Ad Emma infatti  non viene riconosciuto alcun tratto caratteriale positivo: viene descritta come una donna dai gusti frivoli, superficiali, che si lascia trascinare dalla passione del momento, sia essa la religione o più spesso un uomo. La si dipinge come una cattiva madre che abbandona la figlioletta innocente alle cure di una balia in condizioni deplorevoli, come una moglie fredda, distaccata, dai comportamenti sempre scorretti nei confronti dell’irreprensibile -per quanto ingenuo- marito.
Charles era là, aveva il berretto calcato fin sulle sopracciglia, e le grosse labbra tremanti aggiungevano una nota di stupidità al suo viso; perfino la schiena, quella sua schiena tranquilla, riusciva a irritarla quando la guardava: le sembrava di vedervi spiegata sopra la finanziera tutta l'insulsaggine che lo caratterizzava.
A Charles Bovary Flaubert riconosce un’onestà nei sentimenti che gli permette di essere comprensivo nei confronti di quest’uomo che di certo non ha un carattere forte e impositivo: Charles non è un personaggio virile, non è un medico ambizioso, ma è un uomo il cui amore è assolutamente sincero e trasparente. In Emma si rivede lo stesso Flaubert con le sue incostanti passioni, le sue frequenti infatuazioni, eppure non gliele perdona. Come se vedesse nel suo personaggio i lati peggiori di sé, Flaubert sembra punirla per questo con un giudizio insindacabile, imponendole una fine atroce che viene descritta nel romanzo sin nei minimi dettagli.


Anche per questa conclusione così cruda, così dettagliata e minuziosa il romanzo di Flaubert fece scandalo. Alla sua eroina nulla viene perdonato e nessuno in realtà esce bene da questo romanzo, in cui i difetti la fanno da padrone: è difficile provare empatia per Emma, che non viene mai descritta come un personaggio positivo, tuttavia da lettrice donna ho faticato a non immedesimarmi in alcune delle sue insofferenze, in certe sue ambizioni verso una vita più varia ed eccitante. In fondo Emma è molto giovane quando si sposa, non sa bene cosa aspettarsi e si ritrova da subito in una realtà che le sta troppo stretta
Prima di sposarsi, Emma aveva creduto di essere innamorata, ma la felicità che sarebbe dovuta nascere da questo amore non esisteva, ed ella pensava ormai di essersi sbagliata. Cercava ora di capire che cosa volessero dire realmente le parole felicità, passione, ebbrezza, che le erano sembrate così belle nei libri.
Di certo si possono giudicare in maniera negativa il suo comportamento all’interno del matrimonio e la sua tendenza a non essere mai soddisfatta, ma cosa c’è di più umano di questo? Scritto ormai due secoli fa, "Madame Bovary" è un romanzo ancora estremamente attuale, che ha molto su cui riflettere, ed Emma è una protagonista che non si dimenticherà facilmente. 
Era convinta che l'amore dovesse arrivare di colpo, accompagnato da luci e fragori, simile a un uragano celeste che piomba sulla vita, la sconvolge, travolgendo la volontà come foglie secche, e trascina ogni sentimento nell'abisso. Non sapeva che la pioggia a goccia a goccia crea laghetti sulle terrazze delle case, quando le grondaie sono otturate, e avrebbe continuato a credersi al sicuro se d'improvviso non avesse scoperto una falla nelle sue difese.
Flaubert è anche un bravissimo scrittore sia nel caratterizzare i personaggi sia nel costruire alcune scene incredibili, come quella del dialogo tra Emma e il primo dei suoi amanti nel corso di una rappresentazione alla quale assistono, e la scena dello scandaloso incontro in carrozza: la tecnica del mostrare senza raccontare riesce a Flaubert alla perfezione, e in gran parte del romanzo sembra di assistere ad un film davanti i propri occhi, proprio per quanto sono vivide le scene descritte.


Sono rimasta sorpresa dalla scorrevolezza di questo romanzo che come ogni classico temevo molto. Mi ha interessata al punto da leggere, appena terminata la lettura, anche il saggio "Cercando Emma" che Dacia Maraini ha dedicato al classico di Flaubert, analizzando proprio la figura di Emma Bovary in relazione alla corrispondenza tra Flaubert, Louise Colet e altri conoscenti dello scrittore. Attraverso le lettere e l’analisi del testo del romanzo, l’autrice mette in luce aspetti che altrimenti non sarei stata in grado di comprendere allo stesso modo; è la prima volta che mi trovo ad accostare un testo di critica alla lettura di un romanzo e devo dire che ne sono uscita arricchita e molto soddisfatta: credo che sarà un’esperienza che ripeterò in futuro!

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