"Streghetta mia", pubblicato per la prima volta nel 1988, era uno dei miei libri preferiti quando ero piccola e lo rileggevo mille volte in questa edizione adorabile dal prezzo in lire e le illustrazioni di Lauretta Feletig. Frequentavo le elementari, e i romanzi di Bianca Pitzorno di certo contribuivano a rendermi la lettrice vorace che sono ancora oggi.
Titolo: Streghetta mia
Autrice: Bianca Pitzorno
Anno della prima edizione: 1988
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 145
Rileggendolo oltre vent’anni dopo ho trovato questo libro meraviglioso come allora! Gli elementi perfetti per una storia divertente e indimenticabile ci sono tutti: sette sorelle coraggiose e indipendenti, come sono sempre le eroine dell’autrice; la più piccola, Emilia, mostra capitolo dopo capitolo delle caratteristiche sorprendenti. Attira a sé il pappagallo e il gatto nero di famiglia, che altrimenti stanno alla larga dagli esseri umani; è l’unica ad avere capelli rosso fuoco; galleggia nell’acqua, ma soprattutto impara non soltanto a camminare ma anche a volare a cavallo di una scopa!
Si fa presto dunque a dedurre che Emilia non sia altro che una piccola strega, e per questo i suoi passi incrociano quelli di un avido pretendente a cui è stato imposto dal testamento del prozio di sposarne una, per poter ereditare i miliardi che gli ha lasciato.
"Streghetta mia" è una storia breve e spassosa, colma della sagace ironia dell’autrice che è impossibile confondere con altri, che non risparmia giudizi taglienti sui giovanotti imbranati e lascia il ruolo di primo piano a ragazze e bambine che non hanno paura di nulla.
Abbiamo anche qui famiglie non convenzionali, in cui i genitori girano il mondo perché la madre è un’attrice famosa (ben più famosa del marito, e anche qui abbiamo ruoli femminili lontani dagli stereotipi!) e le bambine vengono lasciate all’amorevole nonno e alle cure di una tata senza che nessuno debba rinunciare ai propri sogni sacrificandosi nell'unico ruolo di madre.
È una storia divertente a tutte le età, perfetta per fare innamorare i più piccoli della lettura e per ricordare la magia che si nasconde tra le pagine a lettori adulti, che da troppo tempo non vengono sorpresi da un romanzo. Rileggendolo oggi posso dire che è ancora uno dei miei libri per ragazzi preferiti, e non posso fare altro che consigliarvelo qualunque sia la vostra età anagrafica!
Qual era il vostro libro preferito quando eravate piccoli?