mercoledì 4 gennaio 2023

L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio

Finalmente un romanzo di Haruki Murakami che mi soddisfa! 

Ne "L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio" non ci sono infatti elementi soprannaturali -sono questi che spesso in Murakami non mi convincono, soprattutto quando prendono il sopravvento come in "Kafka sulla spiaggia". 


Titolo: L'incolore di Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio
Autore: Haruki Murakami
Anno della prima edizione: 2013
Titolo originale: Shikisai o motanai Tazaki Tsukuru to, kare no junrei no toshi
Casa editrice: Einaudi
Traduttrice: Antonietta Pastore
Pagine: 260

Qui la storia è del tutto realistica: un giovane uomo, che ha avuto un’intensa amicizia con cinque coetanei all’epoca del liceo, viene bruscamente allontanato dai quattro al primo anno di università, quando si è trasferito a Tokyo a studiare ingegneria. Perde così il suo punto di riferimento, nonostante si sia sempre sentito escluso e incompreso, persino estraneo in un gruppo così coeso, per il fatto di essere l’unico a non contenere un colore nel proprio nome. Sedici anni più tardi la donna di cui è innamorato lo convince ad affrontare quel trauma, del quale non ha mai indagato le ragioni. 

L'amicizia è il tema principale di questo romanzo, e come la sua fine, soprattutto quando inspiegabile, possa danneggiare un essere umano compromettendone le sue capacità relazionali. Il protagonista però tira i fili della propria esistenza affrontando quelli che sono diventati veri e propri fantasmi del passato e si sente così pronto ad andare avanti con la sua vita. L’autore non entra però nei dettagli di come questo avverrà,e lascia in sospeso anche un’altra amicizia bruscamente interrotta nella vita del personaggio, risalente questa volta proprio agli anni universitari. 

La scrittura di Murakami è una garanzia e anche qui ritroviamo l’elemento ricorrente della musica, che il protagonista condivide con le persone che incontra nelle varie fasi della sua vita. Altri elementi che ben riconosceranno gli appassionati dell'autore sono i sogni rivelatori di istinti e verità che i personaggi vorrebbero negare persino a se stessi e spesso ricchi di riferimenti erotici. 

È un romanzo che mi ha appassionata e sin dall’inizio ho provato una grande curiosità verso ciò che il protagonista stesso non aveva compreso fosse successo. Per promuoverlo completamente posso dirvi che avrei preferito un finale meno aperto, ma nel complesso è sicuramente tra i romanzi dell’autore che ho preferito e mi sento di consigliarvelo!

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