giovedì 26 ottobre 2023

L'altra Grace

Romanzo storico basato su un fatto realmente accaduto nel Canada del diciannovesimo secolo, "L'altra Grace" di Margaret Atwood, pubblicato da Ponte alle Grazie, racconta la storia di Grace, una giovane domestica di origini irlandesi che trascorse quasi trent'anni in carcere, accusata dell'omicidio del suo datore di lavoro e dell'amante di lui.

Che Atwood sia una grande narratrice è indubbio, chiunque abbia letto "Il racconto dell'ancella" lo sa bene. Anche qui dà voce ad un personaggio femminile indimenticabile, dal linguaggio semplice ma dalle riflessioni mai scontate, che ci racconta in prima persona in numerosi capitoli la sua vita, da un'infanzia di povertà e lavoro precoce a pochi anni di serena spensieratezza, fino alla morte della sua migliore amica e poi al processo, al manicomio, alla prigione.

Grace è innocente? È stato il lavorante che per gli omicidi è stato condannato a morte ad invischiarla nel caso, oppure era incapace di intendere e di volere al momento del delitto? O invece è colpevole, ed è un'abile manipolatrice a cui fin troppi hanno creduto?

Ce lo chiediamo mentre accompagniamo il dottor Simon nei lunghi colloqui in cui ne indaga la salute mentale, cercando di porre rimedio all'apparente amnesia della ragazza. Simon, che personaggio detestabile, con il desiderio sotto la superficie di irretire Grace, sfogato su un'altra donna indifesa, la padrona di casa sedotta ed abbandonata.

L'autrice ci fa affezionare a Grace pagina dopo pagina, ricordo dopo ricordo, e crea altri personaggi secondari che rimangono impressi, come il venditore ambulante Jeremiah, capace di reinventarsi in ben altri panni e che a modo suo non la abbandonerà mai [disposto addirittura ad inscenare una possessione demoniaca pur di dimostrarla innocente agli occhi del Direttore del carcere]; come Jamie, il ragazzino col flauto che intrecciava corone di margherite, che sembrerà tradirla come un Pietro biblico (i riferimenti al testo sacro sono numerosissimi tra queste pagine) ma poi le regalerà dopo la prigionia un futuro di insperata serenità.

Margaret Atwood inventa ciò che riempie gli spazi di molteplici documenti dell'epoca, che compaiono tra le pagine. Alterna i punti di vista di Grace e di Simon, arricchisce il romanzo di corrispondenze tra i personaggi, e se il ritmo di partenza può sembrare lento a decollare dopo un centinaio di pagine si è così coinvolti che non si riesce più ad interrompere la lettura. Il mio sollievo nello scoprire che l'autrice (ma in effetti anche la vicenda della Grace realmente esistita) ci regala un lieto fine portate a termine queste oltre cinquecento pagine è stato immenso, e posso davvero dire che questo romanzone mi abbia scaldato il cuore, perciò non posso che consigliarvelo.

Ora non mi resta che godermi la visione della serie televisiva!  

Cosa avete letto di Margaret Atwood?

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