giovedì 22 agosto 2024

Storia del soldato che riparò il grammofono

 Il mio primo incontro con Sasa Stanisic è avvenuto con la lettura di "Origini", pubblicato da Keller editore, un romanzo che ho amato. Da tempo immemore però nella mia lista dei desideri c'era "Storia del soldato che riparò il grammofono", pubblicato da Frassinelli e ormai introvabile, persino nelle biblioteche della mia zona; un enorme colpo di fortuna online mi ha permesso di acquistarlo, finalmente, qualche mese fa.

Romanzo d'esordio dell'autore, risalente al 2006, vi troviamo una storia di ispirazione autobiografica: il protagonista Aleksandar nasce come lui a Visegrad, quando la Bosnia si trova ancora in Jugoslavia, ed emigra forzatamente all'inizio degli anni '90 allo scoppiare della guerra. 

"Storia del soldato che riparò il grammofono" però è la prova evidente delle doti di narratore di Stanisic, che racconta questa trama in modo articolato, metaletterario, attraverso una doppia stesura, dagli occhi di Aleksandar bambino e poi dieci anni dopo quando fa ritorno a Visegrad per andare a trovare la nonna e i suoi ricordi si trasformano, riorganizzandosi, in modo più strutturato rispetto a quel fiume di parole dove era difficile sbrogliare la matassa di entusiasmo infantile, fantasia e cruda realtà.

Il lettore si trova davanti a un racconto complesso, che richiede impegno, pieno di personaggi tra familiari e vicini di casa, fatto della vita quotidiana di un bambino tra il tifo calcistico, la pesca, i giochi con i coetanei, e poi d'un tratto ci sono le cantine in cui nascondersi, il rumore delle mitragliatrici, la Germania in cui integrarsi. 

Sarà la voce di Aleksandar negli anni 2000 a scoprire cosa ne è stato di quei vicini, chi tra loro è stato ucciso, in quali abitazioni, alberghi, caserme dei pompieri della città si sono svolte le peggiori atrocità che Aleksandar bambino non avrebbe potuto comprendere né accettare; ci sono figure ammantate di mistero che restano sospese tra l'infanzia e l'età adulta, come in un sogno, e ci lasciano a chiederci di Asija e dei suoi capelli chiari cosa ne sia stato. 

Stanisic esordisce con un testo straordinario, il potere delle storie che un nipote promette al nonno, e spero che questo testo avrà la ristampa che merita nei prossimi anni, perché è un vero peccato che sia così difficile da rintracciare.

Quale libro avete cercato per tanto tempo prima di trovarlo?

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