martedì 17 settembre 2024

La zona d'interesse

Arrivo a "La zona d'interesse" di Martin Amis, pubblicato da Einaudi editore, dopo la visione del film premiato agli Oscar. Si tratta di due prodotti piuttosto diversi, per quanto in entrambi incomba la presenza del lager, con i suoi suoni e i suoi odori, sulle esistenze ariane che procedono accanto.

La forza del romanzo di Amis, basato su un accurato lavoro di documentazione, è la sua struttura articolata in tre punti di vista, tre narratori in prima persona dalle voci stilisticamente ben distinte. Il primo è Paul Doll, il più riuscito, un uomo meschino, crudele ma anche ridicolo nella sua incapacità di ammettere i limiti propri e del Nazismo. È sposato con Hannah, che lo disprezza, e di lei si innamora la seconda voce, Angelus Thomsen, più concentrato sui propri sentimenti che sugli orrori di cui è complice. 

Infine c'è il Sonderkommandofuhrer Smutzl, che tra i ragazzi muti ha visto uccidere i suoi figli, che non sa se possa ancora considerarsi un innocente date le mansioni a cui è costretto, ed è l'unico che guarda il lager dall'interno. 

In bilico con la commedia nera, a volte quasi una farsa nella voce di Doll, Amis racconta il Nazismo in modo originale, raccapricciante e stilisticamente ricercato. Non aspettatevi di leggere la sceneggiatura del film di Glazer, bensì un testo che senza dubbio non vi lascerà indifferenti!

Avete visto il film o letto questo libro?

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