martedì 8 aprile 2025

I giorni di Vetro

In tantissimi mi avevano consigliato nell'ultimo anno "I giorni di Vetro" di Nicoletta Verna, pubblicato da Einaudi, e non sbagliavano: si è rivelato infatti un romanzo pienamente nelle mie corde.

Sebbene sia una storia di invenzione, troviamo in questo libro moltissima verità: le stragi nazifasciste, la guerra di liberazione in Romagna, l'attentato fallito al Grand Hotel Terme di Castrocaro (località al centro della narrazione), gli orrori del colonialismo italiano in Etiopia -l'autrice non ci risparmia nulla, e ne ha tutte le ragioni.

Due sono le protagoniste de "I giorni di Vetro": Redenta, nata a Castrocaro con la scarogna dopo tre fratelli morti, prima di tre sorelle vive, nipote della Fafina, donna indipendente e coraggiosa circondata dai piccoli bastardi lasciati alle sue cure, figlia dell'Adalgisa, che nonostante la remissività trova la forza di ribellarsi a Primo.
E poi c'è Iris, figlia di una maestra di Tavolicci, che si unisce alla lotta partigiana al fianco di Diaz, eroe della resistenza romagnola.

Sono accomunate da due uomini: Vetro, l'agghiacciante criminale fascista tanto amico del padre di Redenta che gliela concederà in sposa, e da Diaz, partigiano per Iris, compagno d'infanzia per Redenta, che lo conosce col suo vero nome -e che ha saputo perdonargli ogni torto, che ci sarà spiegato solo alla fine.

Verna alterna i punti di vista di queste giovani donne, mescola le loro storie di vita e i loro ruoli una volta scoppiata la guerra, intreccia i fili dei loro destini fino alla fine -fino ad una scatola di cartone con dentro ciò che resta di tanti anni di orrore e di morte. 
"I giorni di Vetro" è un romanzo la cui costruzione non vacilla mai, dove i tasselli s'incastrano, dove c'è una profonda ricerca storica ma anche linguistica nella parlata mischiata con i termini dialettali di Redenta: è un testo che mi ha emozionata, fatta arrabbiare, a volte nauseata, mai lasciata indifferente.

È stato nominato tra i candidati al premio Strega di quest'anno, e se lo merita davvero!
Avete già letto questo romanzo?

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