Eccoci arrivati alla fine dell'anno e con lei arriva il momento dei bilanci: iniziamo dalla "brutta notizia", tenendoci la parte migliore per la prossima settimana, e ricapitoliamo le peggiori letture del 2019.
Tra i libri che mi hanno convinta di meno ci sono libri assolutamente dimenticabili, che si leggono in fretta quanto poi ci passano di mente. Il primo è un thriller, letto ormai quasi un anno fa e del quale conservo già un ricordo sbiadito: "Girl in Snow" di Danya Kukafka. Nonostante sia proposta come una lettura per adulti, mi è sembrata più adatta ad un pubblico giovane e poco esperto; la storia ha molti punti deboli e ci sono di certo molti libri da preferirgli se state cercando una lettura di genere.

Secondo dei libri veloci da leggere e veloci da dimenticare è "Dopo l'onda" di Sandrine Collette, a cui devo riconoscere un ritmo appassionante ma anche un frettoloso svolgimento della storia, con una caratterizzazione dei personaggi che lascia molto a desiderare.


Il secondo autore del cuore che mi ha riservato una cocente delusione è stato Stephen King con il suo "L'uomo in fuga": le premesse -un reality che costringe il protagonista a fuggire mentre il mondo intero gli dà la caccia in cambio di laute ricompense- erano ottime, ma lo sviluppo lo ha reso più un romanzo d'azione che un distopico e non è riuscita a convincermi.

In comune con "L'uomo in fuga", "Le risposte" di Catherine Lacey ha un inizio davvero promettente: si tratta in questo caso di un esperimento in cui diverse ragazze vengono investite del ruolo di fidanzate per un uomo ricchissimo, ognuna con compiti specifici, in modo da soddisfarne nel complesso le esigenze. Purtroppo nell'andare avanti con la storia, questa sembra perdersi per strada e creare un progressivo distacco invece che aumentare il coinvolgimento; ed ho finito per perdere interesse.

Per ultimo in questa classifica delle delusioni devo nominare "Ottanta rose mezz'ora" di Cristiano Cavina, autore con il quale credo di avere cominciato dall'opera sbagliata: ne ho infatti apprezzato molto lo stile, scorrevole e accattivante, ma ho detestato con tutto il cuore il protagonista del suo più recente romanzo, che incarna una concezione di amore che proprio non sono riuscita a tollerare. Credo che però vorrò dargli in futuro una seconda possibilità!
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