Le opere letterarie che mi insegnano qualcosa e che mi fanno venire voglia di imparare di più sono sempre le mie preferite: rientra a pieno titolo nella categoria questo fumetto, che tratta una pagina davvero poco nota della storia della Corea del Sud.
Titolo: Le Malerbe
Autrice: Keum Suk Gendry-Kim
Anno della prima edizione: 2017
Titolo originale: Grass
Casa editrice: Bao Publishing
Traduttrice: Mary Lou Emberti Gialloreti
Pagine: 477
Yi Okseon è appena una ragazzina nella Corea del Sud degli anni ‘40, quando il suo Paese è una colonia del Giappone e la popolazione è ridotta allo stremo. Lei, i suoi fratelli e i suoi genitori soffrono la fame ed è per questo che Yi Okseon viene affidata, con l’inganno, ad un’altra famiglia che dovrebbe prendersene cura e mandarla a scuola: invece quella che è a tutti gli effetti una vendita si rivela per la protagonista di questa storia l’inizio dell’inferno.
Yi Okseon è una donna realmente esistita, oggi impegnata in numerose battaglie per il riconoscimento delle violenze che le comfort women hanno subito: è infatti questo il ruolo che Yi Okseon è stata costretta a ricoprire per i soldati dell’esercito giapponese, vivendo vittima di malattie e di abusi all’interno di un bordello in Cina dove era stata portata, ancora adolescente ed ingenua.
Yi Okseon è oggi una donna anziana, che vive in una struttura di donne che hanno condiviso le sue esperienze del passato, perché il reinserimento nella società è stato per lei impossibile: rifiutata dalla sua famiglia, rinnegata dalle autorità -sono ancora in corso le battaglie della Corea del Sud per ottenere dal governo giapponese scuse e risarcimenti. La testimonianza di Yi Okseon, raccolta dall’autrice, diventa dunque portavoce del traumatico vissuto di migliaia di donne che ancora oggi vengono ascoltate a fatica -e a cui è importante dare risonanza anche in Occidente, dove della loro storia non si sa proprio nulla.
“Le malerbe” è una storia intrisa di sofferenza e di dolore, ed è inevitabilmente un libro toccante, che colpisce il lettore come uno schiaffo e lo mette davanti alla propria ignoranza -totale in materia, nel mio caso. Tuttavia è anche un fumetto privo di elementi retorici o scontati, ed è molto lontano dalla spettacolarizzazione della violenza nella quale sarebbe così facile cadere visto il materiale trattato: molto è stato celato o rimosso dalla memoria di Okseon, e sebbene molto si possa dedurre, non troppo ci viene mostrato.
“Le malerbe” dunque è un fumetto che mi sento di consigliare a tutti i lettori in età adulta, nonostante si tratti senza dubbio di una lettura impegnativa, tutt’altro che di intrattenimento: è però una storia necessaria dal momento che se ne conosce troppo poco, e che le donne come Yi Okseon meritano di essere ascoltate, in modo che dalla loro testimonianza non possano più ripetersi simili orrori sui corpi delle persone.
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