Dopo aver letto "Trilogia di New York" di Paul Auster, pubblicato da Einaudi, mi sono ricordata di possedere da tempo immemore la versione a fumetti del primo volume del romanzo, "Città di vetro", adattato da Paul Karasik e David Mazzucchelli, illustrato da quest'ultimo e nato da un'idea di niente meno che Art Spiegelman.
È una versione molto fedele all'opera di Auster: ne riprende alcuni brani in forma integrale, ne rievoca l'ambientazione newyorkese seguendo i passi di Stillman lungo le strade a comporre forme dell'alfabeto, rappresenta la discesa nella confusione e nella follia di Quinn, dal vicolo dove si nasconde come un senza tetto fino all'isolamento in cui riempie le fitte pagine del taccuino rosso, il tutto in tavole in bianco e nero, ricche di balloon, divise in riquadri regolari, a volte perfino tre file di tre dalle identiche dimensioni.
Non avevo provato un colpo di fulmine nei confronti del romanzo di Auster, e il suo adattamento a fumetti non ha cambiato la mia sensazione di tiepido coinvolgimento emotivo e al tempo stesso di ammirazione verso la complessità e l'ambiguità del testo rappresentato; ho vissuto questa lettura come un completamento dell'esperienza precedente, e me ne sono sentita arricchita per quanto non abbia stravolto la mia opinione a riguardo.
L'edizione che possiedo, uscita in edicola con La Repubblica, è corredata anche di un'opera precedente di Mazzucchelli, intitolata "Il gigante", che nella bicromia e nella forma potrebbe sembrare quasi preparatoria -lo trovate pubblicato da Coconino Press con il titolo "Big Man". Si tratta di un racconto toccante, che mi ha fatto pensare a "Uomini e topi" di Steinbeck e a "Il miglio verde" di Stephen King, in cui senza spiegazione alcuna un gigante approda in una piccola comunità di campagna, e la sua diversità viene temuta pur senza averne altre ragioni che non siano apparenti, con le tragiche conseguenze che ci si possono aspettare. Le sequenze sono spesso mute e la presenza espressiva di una bambina, anche lei in qualche modo differente dagli altri e per questo ancor di più in sintonia con il Gigante, è riuscita a commuovermi. Credo che cercherò di approfondire questo autore che non conoscevo!
Avete letto fumetti nell'ultimo periodo?
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