giovedì 3 febbraio 2022

Serena e Venus Williams. Nel nome del padre

Giorgia Mecca è una giornalista sportiva che, si intuisce leggendo, è anche una giocatrice di tennis. Conosce bene questo sport nei suoi aspetti tecnici e nelle sue dinamiche psicologiche e questo si percepisce in ogni pagina di "Venus e Serena. Nel nome del padre", pubblicato nel 2021 nella collana "Vite inattese" di 66thand2nd. 


Titolo: Venus e Serena. Nel nome del padre
Autrice: Giorgia Mecca
Anno della prima edizione: 2021
Casa editrice: 66thand2nd
Pagine: 168

Arrivo a questa lettura da due direzioni: la prima è la biografia di Andre Agassi, "Open", che avevo letto parecchi anni fa avendo un padre tennista con una fornita biblioteca in merito. La seconda è il film "King Richard", film del 2021 interpretato da Will Smith dalla performance davvero intensa: è riuscito a far nascere in me molta curiosità sul percorso delle sue figlie. 

Questo libro analizza di Venus e Serena soprattutto la carriera dai loro esordi sino agli Open d'Australia del 2021, e inevitabilmente la rivalità che l'ha caratterizzata, perché in numerosissime occasioni le vittorie dell’una sono state le sconfitte dell’altra. È vero specialmente per Venus, la maggiore, quella che per prima è diventata la numero uno del mondo, seguita a ruota però da Serena, che come il padre aveva predetto sarebbe arrivata seconda ma per diventare la migliore. 

Il libro di Giorgia Mecca, così come "Open", non è una lettura ad uso esclusivo degli appassionati di tennis: è infatti una biografia che parla di famiglia, di sacrificio e di perseveranza, ma soprattutto parla di razza: perché le due sorelle Williams sono state tra le prime campionesse nere in uno sport per bianchi, che era considerato tale prima del loro arrivo ma anche dopo, quando hanno dovuto tollerare moltissimi insulti razzisti nei loro confronti, in quanto inadatte, ingombranti, rumorose, troppo forti in un gioco elegante. Nonostante questo non si sono arrese, diventando così di ispirazione per generazioni di ragazzini che hanno smesso di ritenere il tennis fuori dalla loro portata. 


Questo libro racconta insomma grandi successi ma anche enormi sconfitte. Racconta un rapporto tra sorelle e anche un ingombrante padre che per loro ha sempre avuto in mente un piano ed è riuscito a realizzarlo, ma di certo facendo pagare alle sue figlie anche un caro prezzo. 

Serena e Venus escono da questo libro come donne più che come tenniste. Ne escono umane, fragili e al tempo stesso fortissime, in una lunga carriera sportiva tra le migliori di tutti i tempi nel tennis femminile e in un rapporto tra sorelle che si è evoluto nel tempo, trasformandosi attraversando rivalità feroci ma anche profondo amore reciproco. 

Nella diversità caratteriale che le ha sempre contraddistinte, la protettiva Venus è diventata una donna matura e pacata, mentre Serena non è mai riuscita a domare la propria rabbia sul campo da tennis. 

Ho amato questa lettura dalla prima all’ultima pagina: le storie degli sportivi mi piacciono, le trovo racconti umani interessanti, appassionanti e di grande intensità. L’importanza che queste due donne hanno avuto per la comunità afroamericana e per le tenniste che sono venute dopo di loro l'ha resa una lettura ancora più importante che mi sento di consigliarvi indipendentemente dal vostro interesse nei confronti del tennis!

Avete mai letto la biografia di uno sportivo?

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