mercoledì 16 marzo 2022

I ragazzi della Nickel

"I ragazzi della Nickel" non è stato il mio primo incontro con Colson Whitehead, autore premiato con ben due Pulitzer, uno per questo romanzo e l’altro per "La ferrovia sotterranea" che ho letto qualche anno fa. L’avevo trovata una lettura intensa, ma questa volta l’autore si è davvero superato!


Titolo: I ragazzi della Nickel
Autore: Colson Whitehead
Anno della prima edizione: 2019
Titolo originale: The Nickel Boys
Casa editrice: Mondadori
Traduttrice: Silvia Pareschi
Pagine: 216


Anche qui lo spunto per la narrazione è un fatto reale: l’esistenza di un riformatorio in Florida che per un secolo è stato un luogo di violenza e di morte per i ragazzini che vi venivano destinati: solo di recente vi è stato scoperto un cimitero segreto dove erano sepolte decine di corpi in più dei morti dichiarati all'istituto. L’autore si ispira a questa storia per darle una maggiore risonanza e crea così il personaggio di Elwood, un adolescente nero nella Talahassee degli anni '60 che prende esempio da Martin Luther King e fa di tutto per conquistarsi un ottimo futuro, quando per un vero colpo di sfortuna finisce alla Nickel, e coloro che vi entrano, se saranno così fortunati da uscirne vivi, non saranno comunque mai più gli stessi.

Si tratta di un romanzo durissimo, dove l’autore non ci risparmia scene drammatiche e di sofferenza, dove ci tiene a far risaltare la terribile realtà che è stata per troppo tempo protetta dal potere costituito ed ignorata, autorizzando così ogni genere di angherie. Non è per niente una lettura rilassante, anzi a volte è stata per me così difficile da risultare quasi intollerabile, ma al tempo stesso la scrittura dell’autore sa essere poetica in mezzo a tanto orrore  e a trasmettere quanto la verità rende liberi quando si decide di darle voce, e di non essere più prigionieri dei fantasmi che ci perseguitano da una vita. Nella narrazione riesce anche ad inserire un colpo di scena conclusivo che per me è stato davvero efficace!

Mi aspettavo che questa lettura sarebbe stata più nelle mie corde rispetto a "La ferrovia sotterranea" ed è stato proprio così. È infatti il romanzo di formazione di un ragazzo che cerca di rimanere fedele ai suoi principi nonostante quello che gli accade, ed è una storia di amicizia e di coraggio, di valori che meritano di essere condivisi e sostenuti. È anche un romanzo dove si dà voce al movimento per i diritti civili e dove non ci si dimentica di quanta strada ci sia ancora da compiere oggi.

Personalmente l’ho trovata una delle migliori letture fatte quest’anno fino ad oggi, e se pure vi farà soffrire non posso fare altro che consigliarvelo!

Avete letto questo o altri titoli di Whitehead?

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