"Le tartarughe tornano sempre" di Enzo Gianmaria Napolillo, pubblicato da Feltrinelli, mi ha attratto inizialmente per la copertina, poi leggendone la trama ho pensato che sarebbe stato proprio nelle mie corde: e avevo ragione!
Titolo: Le tartarughe tornano sempre
Autore: Enzo Gianmaria Napolillo
Anno della prima edizione: 2015
Casa editrice: Feltrinelli
Pagine: 216
Si tratta di un romanzo di formazione con protagonista Salvatore, che da bambino sull’isola (che non viene mai nominata ma è evidentemente Lampedusa) conosce Giulia. Lei vive a Milano e viene sull’isola soltanto d'estate; i due si innamorano di un amore infantile ma resistente, alimentato soltanto dalle lettere che si scambiano nell’arco dell’anno e che Giulia confeziona in buste rosa perché i postini facciano loro particolare attenzione. Salvatore invece cresce sull’isola, figlio di un pescatore, e i due sono insieme quando il corpo di un ragazzo, il primo di troppi migranti, raggiunge le rive dell’isola cambiando per sempre i loro destini.
[La famiglia di Giulia, tutt’altro che accogliente, prenderà le distanze dall’isola; Salvatore invece si impegnerà nell’accoglienza. Inizia poi un crescere, un rincorrersi e allontanarsi, un perdersi rimanendo comunque in qualche modo legati: Giulia al Nord all’università, Salvatore che non trova il proprio posto nel mondo, che deve faticare per rendere realtà i propri desideri. Ci saranno altre persone di mezzo]
Sullo sfondo di questa storia c'è la tragedia dei naufragi lungo le coste, la brutalità dei respingimenti e l’ingiustizia dei centri di identificazione e di espulsione e della politica. È un romanzo dunque che parla dell’oggi, del nostro paese e dell’ingiusta strage che contribuisce a perpetrare, ma è anche una storia d’amore che attraversa gli anni e chilometri, le ambizioni e le paure, gli inverni freddi di Milano e le estati assolate di Lampedusa, l’odore della vernice fresca e quello della salsedine.
È un romanzo che mi ha commossa nella sua semplicità, perché le tartarughe tornano sempre dove sono nate e così a certi amori si resta fedeli nonostante non sembri la scelta più razionale da compiere. Mi sono affezionata a Giulia e Salvatore, il cui legame è raccontato in modo così genuino e tenero che non mi è sembrato mai una volta forzato o artificioso.
È un libro breve, una scrittura senza troppe pretese, con descrizioni molto efficaci e personaggi ben costruiti -tra di loro anche i genitori di Salvatore sono degni di nota. Mi è piaciuto ed è una lettura che vi consiglio per l’estate, perché seppure breve non dimentica di lanciare uno sguardo sulla realtà e sugli aspetti di essa meno superficiali!
Qual è l’ultimo romanzo ambientato in Italia che avete letto?
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