venerdì 2 giugno 2023

Il dono

Ultima pubblicazione Piemme della mia autrice italiana di thriller preferita, Paola Barbato, "Il dono" è un titolo assolutamente imperdibile per gli amanti del genere. 

Si sviluppa a partire da un argomento che ho trovato originale: la donazione di organi (a ciò fa riferimento il titolo del romanzo). La storia ruota attorno ad una domanda: se si riceve in dono l’organo di un’altra persona si assorbe in qualche modo anche parte della sua personalità? È questo che sembra essere capitato ai protagonisti del romanzo, che hanno ricevuto in dono sette organi alla morte di un giovane che si è rivelato però non essere il bravo ragazzo che tutti credevano, bensì un crudele serial killer. 

È per questo che il giornalista che ha ricevuto in dono il suo cuore si è trasformato a sua volta in un assassino oppure qualcuno li sta ricattando, spingendoli a diventare ciò che non sono?

[Non rimangono senza risposta questi interrogativi ma la verità è più complessa perché il cuore non è tanto una vittima quanto il direttore d’orchestra dietro a questo piano intricato il primo ad aver scoperto la vera identità del donatore e ad aver coinvolto nel suo progetto un giovane poliziotto in lutto per la morte di una delle vittime del killer e quindi semplice da manipolare per ottenere vendetta. Ossessionato dall’ipocrisia e determinato ad uccidere per essa infatti il killer aveva ucciso il poliziotto Lorenzo che non aveva mai avuto il coraggio di rivelare la propria omosessualità e la nascondeva dietro una famiglia di facciata.]

Il gauna insomma sarà soltanto una leggenda dell’Oceania o avrà un fondo di verità?

Rispetto ai precedenti, questo romanzo dell’autrice è molto concentrato sulle indagini e sugli indizi che a poco a poco si svelano, pagina dopo pagina. Ci regala come sempre paragrafi in corsivo, all’interno dei quali caratterizza i riceventi degli organi e senza mai dilungarsi li rende tridimensionali. Affida l’indagine all'ispettrice Flavia, che abbiamo già incontrato in "Non ti faccio niente" e che non mi sentirei affatto di definire simpatica, ma che è un personaggio molto convincente, come lo sono tutti quelli coinvolti da vivi o dopo il loro decesso. 

Avendo letto ormai tutte le opere di Paola Barbato, metto questo nel gruppo dei più tradizionali e adatti anche ai lettori più impressionabili, perché sebbene ci siano ovviamente riferimenti ad omicidi sono comunque non troppo dettagliati né cruenti; lo ritengo quindi un ottimo titolo dal quale iniziare per scoprire se la sua produzione potrebbe piacervi. 

Per quanto mi riguarda ha decisamente superato il precedente "La cattiva strada", e mi ha appassionata così tanto da dedicargli per diversi giorni ogni momento libero, fino ad arrivare alla sua conclusione! 

Qual è l’ultimo thriller che vi è piaciuto?

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