mercoledì 26 febbraio 2025

Cancellazione

Il mese scorso vi ho parlato di "Yellowface" di Rebecca F. Kuang, una commedia nera deliziosa ambientata nel mondo dell’editoria. Vi ho ripensato mentre leggevo il mio primo incontro con Percival Everett, "Cancellazione", pubblicato da La nave di Teseo: un romanzo che mi ha fatto sentire l’autore immediatamente nelle mie corde.

Anche qui ci troviamo nel mondo della scrittura: il protagonista Monk è uno scrittore afroamericano le cui opere sono elogiate dalla critica ma troppo complesse per raggiungere il successo di pubblico, e molto lontane dallo stereotipo dei neri fin troppo diffuso nella società statunitense. Proprio grazie a quest’immagine limitata, un romanzo di infima qualità diventa un best seller e così anche Monk si domanda si sarà in grado di produrre qualcosa di analogo, naturalmente sotto pseudonimo...

"Cancellazione" è un testo stratificato e molto vario nella sua composizione: abbiamo dialoghi immaginari tra pensatori e artisti, spunti di idee per racconti futuri, un intero libro nel libro in cui facciamo conoscenza con l’alter ego di Monk -che inevitabilmente riscuoterà più successo di lui.

Se gli elementi divertenti anche in senso amaro sono molti, altrettanto lo sono quelli drammatici legati alla sfera familiare del protagonista: la perdita improvvisa della sorella e soprattutto lo scivolare nella perdita di coscienza della madre anziana. Ci sono anche numerosi flashback della sua infanzia, dove entriamo a contatto con la figura del padre, molto amato ma anche custode di segreti, citazioni in latino che mi hanno messo davanti al fatto che non ricordo più nulla dai tempi della scuola, e incontri tra personaggi rappresentati in modo così vivido che sembra di guardare un film.

Un film è già stato tratto da questo romanzo: si intitola "American Fiction" ed è anche stato premiato con un Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. Inutile dirvi che non vedo l’ora di guardarlo per poter confrontare le due opere!

In conclusione, "Cancellazione" è stato un romanzo che ho trovato stimolante e scorrevole, mai prevedibile e davvero ben scritto: credo che sarà stato soltanto il primo di molte letture che affronterò di questo autore.

Avete già letto qualcosa di suo?

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