giovedì 4 maggio 2017

L'ipnotista

Subito dopo la lettura di "Jacob" di Simon Beckett (ecco il link al post), ecco un altro thriller da raccontarvi. Prima di me lo ha letto la mia migliore amica della quale mi sono fidata, ma in questo caso particolare i nostri gusti non sono stati concordi! Ho faticato addirittura ad arrivare alla fine.




Titolo: L'ipnotista
Autore: Lars Kepler
Anno della prima edizione: 2010
Casa editrice: Longanesi
Pagine: 585



 

La storia è ambientata in Svezia, a Stoccolma. In un'abitazione vengono rinvenuti i corpi martoriati di una famiglia: madre, figlia di pochi anni ed un ragazzo, l'unico superstite, gravemente ferito. Anche il padre è stato ucciso ad una certa distanza da lì, e della figlia maggiore si sono perse le tracce. E' proprio per trovare lei prima che possa essere troppo tardi che l'ospedale coinvolge Erik Maria Bark, che ha dei trascorsi come ipnotista ma ha abbandonato la pratica a seguito di problemi emersi nel suo gruppo di pazienti.
 
Ora ci si potrebbe aspettare che la trama continui a concentrarsi su Josef Ek, che durante l'ipnosi confessa di essere il colpevole della strage; in realtà Josef scappa ben presto dall'ospedale ed il nuovo protagonista del romanzo diviene Erik, con il suo tormentato passato ed il figlio Benjamin, affetto da emofilia, che viene rapito nel bel mezzo della notte. Naturalmente gli sforzi di Erik si concentrano sul ritrovare il ragazzo, e qui l'elemento che meno ho apprezzato di tutto il romanzo: mentre ripensa a chi, nel suo passato, potrebbe essere il responsabile della sparizione di Benjamin, trova una rivista, bagnata per di più, e vede delle lettere che gli fanno venire in mente una sua ex paziente, Eva Blau, e da qui in poi la narrazione cambia nuovamente oggetto e si focalizza sul gruppo di ex pazienti di Erik. Alla faccia dell'epifania.

Mikael Persbrandt e Lena Olin in una scena del film
"L'ipnotista" di Lasse Hallström, 2012

Tra di loro non c'è soltanto Eva Blau, donna enigmatica e tormentata da abusi subiti nel passato, ma ci sono anche Marek, con un trascorso da torturatore nell'esercito jugoslavo, Jussi, un uomo estremamente riservato, e Lydia, che nel corso dell'ipnosi aveva rivelato di tenere prigioniero un bambino e di abusare di lui fisicamente e psicologicamente. Proprio questa confessione aveva spinto Erik ad intervenire, ma non era stata ritrovata alcuna prova e sulla sua professione si erano accesi i fari del sospetto. Questi ex pazienti però non sono destinati a rimanere un ricordo sommerso nella mente di Erik, ma dovranno essere nuovamente affrontati nell'ultima parte del romanzo, piuttosto movimentata ma che non tiene davvero col fiato sospeso, immaginandoci già senza fatica come potrà andare a finire questo tomone.

Lars Kepler è in realtà lo pseudonimo di una coppia di coniugi svedesi, Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril. "L'ipnotista" è solo il primo romanzo di una serie con lo stesso investigatore, Joona Linna -che a dire il vero ha in questo un ruolo estremamente limitato, mentre il ruolo da protagonista spetta ad Erik. Anche quest'ultimo è presente in un altro romanzo della coppia, intitolato "Nella mente dell'ipnotista" e pubblicato qualche anno dopo: nel caso decidessi di dargli una chance, non credo che lo farò tanto presto!

 

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